Contenuti esclusivi

Cernobbio School, Butti: Vogliamo una politica industriale dell’intelligenza artificiale, sostenibilità della sanità e produttività dipendono dall’innovazione”

“Vogliamo una politica industriale italiana dell’intelligenza artificiale”, perché “dobbiamo...

Nuove cure per fermare gli attacchi di emicrania

Negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha sviluppato terapie...

Spesa sanitaria delle famiglie: Italia quinta in Europa

L'analisi GIMBE del 2023, sulla spesa sanitaria delle famiglie...

Il progetto: sviluppare una IA in grado di diagnosticare la sindrome di Rett

Questa malattia rara è difficilmente diagnosticabile a causa anche dei numerosi sintomi che la caratterizzano. Il ritardo nella diagnosi si traduce in un conseguente ritardo nell’accesso alle poche opzioni terapeutiche di supporto disponibili. Per facilitare e velocizzare la diagnosi di questa malattia rara ed inguaribile un progetto per realizzare uno strumento che, grazie agli algoritmi dell’intelligenza artificiale, riconosca i neonati a rischio di sviluppare la sindrome di Rett.

La sindrome di Rett (RTT) è una rara patologia neurologica dello sviluppo, che colpisce prevalentemente soggetti di sesso femminile. La malattia congenita interessa il sistema nervoso centrale, ed è una delle cause più diffuse di grave o gravissimo deficit cognitivo. Si manifesta generalmente dopo i primi 6-18 mesi di vita, con la perdita della motricità, delle capacità manuali, dell’interesse all’interazione sociale. L’incidenza della malattia tra le ragazze di 12 anni è stimata di 1 su 9.000; nella popolazione generale la stima si abbassa a 1 soggetto su 30.000. La diagnosi di RTT è spesso confusa con quella di autismo o generico ritardo dello sviluppo.

Questa malattia rara è difficilmente diagnosticabile a causa anche dei numerosi sintomi che la caratterizzano tra cui si annoverano disfunzioni respiratorie e cardiache, epilessia, difficoltà comunicative, intellettive, di deambulazione e nell’uso intenzionale delle mani. Il ritardo nella diagnosi si traduce in un conseguente ritardo nell’accesso alle poche opzioni terapeutiche di supporto disponibili. Proprio per facilitare e velocizzare la diagnosi di questa malattia rara ed inguaribile è nato un progetto per realizzare uno strumento che, grazie agli algoritmi dell’intelligenza artificiale, riconosca i neonati a rischio di sviluppare la sindrome di Rett (RTT) in base alla presenza di anomalie fenotipiche, anche vaghe e lievi, al fine di anticiparne la diagnosi.

Con lo scopo ulteriore di definire i fattori determinanti l’ampia variabilità clinica, consentendo una gestione della patologia a misura del paziente. Il progetto, coordinato dall’Azienda ospedaliero-universitaria Senese ha ricevuto un finanziamento di un milione di euro all’Unione europea nell’ambito del bando Next Generation EU – PNRR M6C2. I partecipanti sono: l’Istituto Superiore di Sanità (col Centro di riferimento per le Scienze comportamentali e la Salute mentale), l’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del CNR e l’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico “Associazione oasi Maria SS. Onlus” di Troina.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: Bimba di tre mesi salvata da una gravissima bronchiolite grazie all’EcmoLe nuove terapie possono cambiare la vita di un paziente affetto da tumore, ma serve equità di accesso

Seguici!

Ultimi articoli

Cernobbio School, Butti: Vogliamo una politica industriale dell’intelligenza artificiale, sostenibilità della sanità e produttività dipendono dall’innovazione”

“Vogliamo una politica industriale italiana dell’intelligenza artificiale”, perché “dobbiamo...

Nuove cure per fermare gli attacchi di emicrania

Negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha sviluppato terapie...

Spesa sanitaria delle famiglie: Italia quinta in Europa

L'analisi GIMBE del 2023, sulla spesa sanitaria delle famiglie...

Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva: cosa vogliono i pazienti

Il sondaggio di Federasma e Allergie ODV dà voce...

Newsletter

Registrati e ottieni le nostre rassegne stampa in esclusiva!

spot_img

Da non perdere

Cernobbio School, Butti: Vogliamo una politica industriale dell’intelligenza artificiale, sostenibilità della sanità e produttività dipendono dall’innovazione”

“Vogliamo una politica industriale italiana dell’intelligenza artificiale”, perché “dobbiamo...

Nuove cure per fermare gli attacchi di emicrania

Negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha sviluppato terapie...

Spesa sanitaria delle famiglie: Italia quinta in Europa

L'analisi GIMBE del 2023, sulla spesa sanitaria delle famiglie...

Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva: cosa vogliono i pazienti

Il sondaggio di Federasma e Allergie ODV dà voce...

Idrogel di DNA: una nuova frontiera nella somministrazione terapeutica

Microstrutture genetiche aprono prospettive nel rilascio prolungato di farmaci Un’équipe...
spot_imgspot_img

Cernobbio School, Butti: Vogliamo una politica industriale dell’intelligenza artificiale, sostenibilità della sanità e produttività dipendono dall’innovazione”

“Vogliamo una politica industriale italiana dell’intelligenza artificiale”, perché “dobbiamo garantire la sostenibilità dell’assistenza sanitaria e di quello che avverrà a breve”, tenendo conto che...

Nuove cure per fermare gli attacchi di emicrania

Negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha sviluppato terapie sempre più mirate per il trattamento dell’emicrania, rivoluzionando la qualità della vita di milioni di...

Spesa sanitaria delle famiglie: Italia quinta in Europa

L'analisi GIMBE del 2023, sulla spesa sanitaria delle famiglie italiane, solleva preoccupanti disuguaglianze regionali. Nel 2023, la spesa sanitaria delle famiglie italiane ha raggiunto i...

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui