La vaccinazione della popolazione adulta si conferma oggi una priorità strategica per la salute pubblica e per la sostenibilità del sistema sanitario. Investire nella prevenzione in età adulta significa ridurre ricoveri, assenze lavorative e i costi – diretti e indiretti – legati alle complicanze delle malattie prevenibili, garantendo al contempo una migliore qualità della vita, soprattutto per le persone più fragili e a rischio.
Sono le considerazioni di Annalisa Calabrò, professore associato di Igiene, Dipartimento di Scienze Umane, Sociali e della Salute, Università di Cassino e del Lazio Meridionale, che ha partecipato al convegno “L’impegno della Regione Piemonte nella prevenzione vaccinale dell’adulto” che si è tenuto a Torino lo scorso 4 dicembre, evento organizzato da Motore Sanità grazie al contributo incondizionato di MSD e GSK.
Le evidenze scientifiche mostrano – come ha spiegato durante il suo intervento – che ogni euro investito in prevenzione genera un ritorno di circa 14 euro, valore che nell’immunizzazione dell’adulto-anziano sale fino a 19 euro. Un recente studio dell’Office of Health Economics (2024) evidenzia inoltre come la vaccinazione pneumococcica possa generare un ritorno all’investimento (ROI) di circa 30 euro per ogni euro speso, mentre per la vaccinazione anti Herpes Zoster il valore può arrivare fino a 782 euro.
L’abbiamo ascoltata ai microfoni di Mondosanità.





