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In Veneto screening in farmacia del diabete non noto, più di 30mila questionari e 5.500 test glicemici

«In Veneto ci sono circa 300mila diabetici ma si stima che almeno un altro 30% non sia diagnosticato. Il nostro obiettivo è contribuire a individuare questa fascia “nascosta”». Sono le parole di Andrea Bellon, presidente di Federfarma Veneto, che mostra gli ottimi risultati ottenuti del progetto di screening del diabete non noto messo in campo nel 2023 dalle farmacie del Veneto per individuare le persone che non sanno di essere diabetiche

Si chiama “Screening diabete non noto” il progetto messo in campo nel 2023 da Federfarma Veneto che ha lo scopo di monitorare il diabete in farmacia. I risultati ottenuti sono importati: oltre 30.722 questionari compilati e 5.657 test glicmici effettuati nelle farmacie del Veneto nel 2023. Il monitoraggio è avvenuto fra gennaio e settembre dell’anno scorso, dalle farmacie aderenti al progetto di screening che rientra fra i servizi cognitivi definiti per la sperimentazione della farmacia dei servizi. 

Nello specifico, ecco i dati: da gennaio al 30 settembre 2023 sono stati compilati 30.722 questionari nelle oltre 200 farmacie del Veneto aderenti e, sulla base dei risultati emersi, 5.657 pazienti hanno eseguito il test glicemico. Sono esclusi dal monitoraggio i pazienti con diabete pregresso, i cittadini minorenni e le donne in gravidanza. 

Il progetto, avviato la prima volta dall’ottobre 2020 al 30 settembre 2021 e riproposto per tutto il 2023, prevede che le farmacie partecipanti identifichino i pazienti ai quali somministrare un questionario standardizzato per determinare il rischio di sviluppare la patologia diabetica. Il farmacista ha il compito di aiutare il paziente nella compilazione del questionario e, nel caso le risposte diano un punteggio elevato, proporre al paziente un test autodiagnostico di rilevazione della glicemia. I risultati vengono quindi lasciati al paziente che può consultare il proprio medico curante. La scorsa settimana il progetto è stato prorogato dalla Regione del Veneto fino al 15 novembre 2024.

Il questionario proposto in farmacia consiste in sette domande con un punteggio preimpostato e i quesiti riguardano l’età, le abitudini alimentari, l’utilizzo di determinati farmaci, eventuali pregressi riscontri di glicemia elevata, l’abitudine a svolgere quotidianamente esercizio fisico, eventuale presenza di casi di diabete mellito in famiglia, l’indice di massa corporea. Se il punteggio del questionario risulta elevato, e di conseguenza elevata è la probabilità per il paziente di manifestare il diabete nell’arco temporale dei successivi 10 anni, il farmacista può proporre al paziente il test autodiagnostico di rilevazione della glicemia capillare.  
Il Veneto conta poco meno di 5 milioni di abitanti, fra questi ci sono circa 300.000 diabetici ma si stima che almeno un altro 30% non sia diagnosticato. “Quest’iniziativa si appoggia alla rete delle farmacie per individuare questa fetta “nascosta” di popolazione” spiega Andrea Bellon, presidente di Federfarma Veneto che conta quasi 1.200 farmacie associate. “Si è scelta la farmacia perché siamo una rete capillare sul territorio, un punto di passaggio della cittadinanza a maggior frequentazione rispetto altre strutture sanitarie – prosegue Bellon -. Quando un paziente acquista un farmaco da banco o su prescrizione, il farmacista propone questo semplice questionario e dalle risposte si può evincere se la persona è potenzialmente diabetica. In questo caso si propone un semplice test per la glicemia con un glucometro dall’esito immediato. Se si individuano persone a rischio diabete, vengono inviate al medico curante per approfondimenti. È un’iniziativa di semplice esecuzione, non invasiva, e i risultati sono molto interessanti

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