L’insonnia cronica è un disturbo che affligge milioni di persone, un’ombra che si allunga sulle vite di coloro che sperimentano notti insonni e giornate in cui il peso della fatica e della mancanza di energie diventa insopportabile. Si stima che circa il 10% della popolazione adulta ne soffra in forma cronica, con sintomi che possono persistere per almeno tre mesi, compromettendo gravemente non solo il sonno, ma anche la qualità della vita e la funzionalità diurna. La prospettiva di tornare ad avere un riposo fisiologico nelle ore notturne oggi è finalmente più concreta con l’approvazione di daridorexant, il primo farmaco specificamente concepito per il trattamento dell’insonnia cronica.
Con determina pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, la settimana scorsa, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha allargato il perimetro di prescrivibilità di daridorexant: tutti gli specialisti, compresi i medici di famiglia. Questa decisione amplia notevolmente l’accessibilità al trattamento, consentendo ai pazienti di ricevere il supporto necessario in modo più diretto e tempestivo.
L’insonnia cronica si manifesta come un’alterazione della quantità e qualità del sonno, con ricadute devastanti sul benessere fisico e mentale degli individui. Secondo il Professor Luigi Ferini Strambi, direttore del Centro di Medicina del Sonno all’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, il ritmo sonno-veglia è regolato da un complesso circuito neurale che include il sistema dell’orexina, una sostanza chimica che promuove la veglia. Quando questo sistema è compromesso, come accade negli insonni cronici, gli effetti possono manifestarsi in affaticamento, alterazioni dell’umore, difficoltà cognitive e una generale compromissione delle normali attività quotidiane.
Il costo dell’insonnia non si misura solo in termini di salute individuale; è anche un pesante fardello economico per la società. Un report recente ha rivelato che chi soffre di insonnia perde in media oltre 4.000 euro di reddito all’anno, per un totale di circa 11,6 miliardi di euro a livello nazionale. Le proiezioni indicano che i costi legati alla produttività persa possono superare i 5.900 euro per persona, evidenziando la necessità di una gestione adeguata di questa condizione.
Daridorexant: la novità contro l’insonnia
La novità rappresentata dal daridorexant è significativa non solo per il suo meccanismo d’azione, ma anche per la sua accessibilità. Questo farmaco è un antagonista selettivo duale dei recettori dell’orexina, mirato a ripristinare un equilibrio nel ciclo sonno-veglia. Con la possibilità di prescrizione estesa a tutti i medici di medicina generale, i pazienti possono ora accedere a un trattamento che prima era limitato a specialisti, facilitando un approccio più diretto e integrato.
Ferini Strambi sottolinea l’importanza di questa opportunità, evidenziando come i medici di medicina generale siano spesso il primo punto di contatto per i pazienti. Riconoscere l’insonnia cronica come un problema di salute serio è fondamentale per migliorare la qualità della vita e per avviare una terapia mirata.
Giovanni Girgenti, general manager Idorsia Italia, mette in luce un aspetto spesso trascurato: lo stigma. L’obiettivo, con l’avvio delle terapie, sarà quello di cambiare la percezione dell’insonnia cronica, non solo come un sintomo transitorio, ma come una vera e propria malattia che merita attenzione e trattamento.
L’introduzione di daridorexant e la sua nuova disponibilità rappresentano un passo significativo verso una migliore gestione dell’insonnia cronica. La speranza è che grazie ai trattamenti si possano finalmente liberare milioni di persone dalla schiavitù delle notti in bianco, in modo da ritrovare il piacere di un sonno ristoratore.