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La giornata mondiale della celiachia evidenzia le sfide e i progressi nella gestione delle condizioni autoimmuni

Il 16 maggio segna la Giornata mondiale della celiachia, un evento annuale dedicato alla sensibilizzazione sulla celiachia, un disturbo autoimmune cronico che colpisce circa l’1% della popolazione globale.

Il 16 maggio segna la Giornata mondiale della celiachia, un evento annuale dedicato alla sensibilizzazione sulla celiachia, un disturbo autoimmune cronico che colpisce circa l’1% della popolazione globale. In questo giorno, le organizzazioni sanitarie e gli individui si uniscono per far luce sulle sfide affrontate da coloro che vivono con la condizione e per promuovere una migliore comprensione e supporto per i pazienti celiaci.

Secondo il rapporto annuale al Parlamento sulla celiachia, preparata dalla direzione generale per la sicurezza dell’igiene e alimentare e la nutrizione del Ministero della Salute in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, una media di 9000 diagnosi di celiachia sono fatte ogni anno. Nel 2021, un totale di 241.729 individui fu diagnosticata con celiachia da sola in Italia. Di questi, 168.385 erano donne (70%) e 73.344 erano maschi (30%).

La distribuzione regionale dei pazienti celiaci diagnosticati rivela che la Lombardia aveva la più alta concentrazione al 18,2%, seguita da Lazio (10,2%), Campania (9,7%) ed Emilia-Romagna (8,1%). Queste statistiche evidenziano l’impatto significativo della celiachia sulla popolazione e la necessità di continui sforzi per migliorare le strategie di diagnosi e gestione in diverse regioni.

Un aspetto importante della gestione della celiachia è garantire l’accesso a pasti senza glutine, in particolare in istituzioni pubbliche come scuole e ospedali. In base alle disposizioni della legge 123/2005, le persone celiaci hanno il diritto di ricevere pasti senza glutine in queste strutture su richiesta. Secondo il rapporto, nel 2021, c’erano un totale di 37.727 mense nazionali, tra cui 27.233 scuole (72%), 7.475 ospedali (20%) e 3.019 strutture collegate a strutture pubbliche (8%). Queste cifre dimostrano l’ampia infrastruttura in atto per soddisfare le esigenze dietetiche dei pazienti celiaci.

Per garantire la sicurezza alimentare e mantenere la qualità dei servizi di catering, i programmi di formazione per gli operatori del settore alimentare sono fondamentali. Tali programmi mirano a educare gli operatori sui metodi corretti di gestione e prevenzione della contaminazione incrociata con il glutine. Nel 2021 furono condotti un totale di 433 corsi di formazione, che coinvolgono circa 7.701 operatori nei settori del ristorante e dell’hotel. Regioni come Piemonte, Emilia-Romagna e Abruzzo hanno preso la guida nel promuovere queste iniziative di formazione, sottolineando l’importanza della continua educazione e consapevolezza.

Il rapporto evidenzia l’impatto della pandemia di Covid-19 sulla gestione della celiachia nel 2021. Il numero di corsi di formazione offerti (433) è rimasto significativamente inferiore rispetto al 2019 (678), indicando le sfide affrontate durante la pandemia. Tuttavia, questo numero ha mostrato un miglioramento rispetto al 2020 (313), indicando un recupero graduale. Allo stesso modo, il numero di partecipanti a questi corsi di formazione è stato approssimativamente dimezzato rispetto ai livelli pre-pandemici (16.987), ma ha mostrato un leggero aumento rispetto al 2020 (5.783).

Queste statistiche sottolineano la resilienza del sistema sanitario e l’impegno delle parti interessate nell’adattarsi alle sfide provocate dalla pandemia. Gli sforzi per fornire una formazione e un’istruzione adeguate agli operatori del settore alimentare sono continuati, sebbene a capacità ridotta, al fine di garantire la sicurezza e il benessere delle persone con celiachia.

 Mentre la Giornata mondiale della celiachia aumenta la consapevolezza e la comprensione di questa condizione autoimmune, è fondamentale riconoscere i progressi compiuti nella gestione della celiachia. Gli sforzi in corso per migliorare i tassi di diagnosi, aumentare l’accessibilità ai pasti senza glutine e fornire una formazione completa agli operatori del settore alimentare contribuiscono al benessere generale e alla qualità della vita per le persone con celiachia. Attraverso continui ricerche, istruzione e supporto, possiamo lottare per un mondo in cui quelli con celiachia possono prosperare e vivere sano

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