Eroi, guerrieri coraggiosi, segnati in volto dietro le mascherine, spesso usate e riusate, consapevoli di avere armi spuntate e barriere improprie di protezione dal contagio (quando disponibili). Ma nonostante tutto sempre motivati, instancabili anche davanti a turni di guardi disumani e spesso geniali nel trovare soluzioni improvvisate davanti ai più disparati problemi. Tutto questo nonostante la guerra impari che allunga il ‘bollettino dei caduti’ che sale a 87 morti per i soli medici (dati Federazione nazionale degli Ordini dei medici FNOMCEO) e ben 8956 gli operatori sanitari contagiati. C’è da chiedersi se applausi, flash mob, striscioni, lettere e poesie di questi giorni una volta combattuta e vinta la guerra porteranno ad aumentare il riconoscimento verso il ruolo di questi operatori che oggi tutti chiamano Eroi o Angeli.