Un sofisticato algoritmo per smartwatch promette di rivoluzionare il monitoraggio della salute cardiaca, consentendo di rilevare in tempo reale un infarto attraverso l’analisi del polso. Questo progetto, descritto recentemente su Nature, rientra a pieno titolo nella lotta contro l’infarto e punta a segnalare il rischio di arresto cardiaco extraospedaliero, una delle principali cause di morte improvvisa al mondo.
Il sistema sviluppato da Google Research avrebbe dimostrato una straordinaria capacità di rilevare l’improvvisa perdita di polso, con un tasso di specificità del 99,99%. Questo significa che l’algoritmo è in grado di distinguere tra un infarto di cuore e altre situazioni non patologiche con un’elevata precisione. La sensibilità del dispositivo si attesta al 67,23%, il che indica che ci sono ancora margini di miglioramento nel rilevare concretamente una defaillance.
L’obiettivo numero uno di questo smartwatch è identificare eventi di arresto cardiaco, che possono derivare da un infarto, e avvisare i servizi di emergenza, volendo anche in modo autonomo, collegando il dispositivo al polso al telefono, via bluetooth. Questo è particolarmente cruciale considerando che circa il 50-75% dei casi di arresto cardiaco extraospedaliero si verificano quando la persona colpita è da sola, riducendo drasticamente le possibilità di ricevere aiuto tempestivo.
Il team di ricerca ha condotto ampi test su sei coorti distinte, comprendenti contesti clinici e ambienti di vita reale. Tra i soggetti testati vi erano individui che si trovavano in situazioni simulate di arresto cardiaco, inclusi 21 stuntman professionisti che hanno ricreato eventi di collasso in scenari di alta intensità. Questo approccio ha permesso di valutare non solo l’accuratezza del rilevamento dell’algoritmo, ma anche di controllare il rischio di falsi positivi, che rappresentano una delle principali preoccupazioni quando si parla di dispositivi indossabili per la salute.
Il sistema è stato progettato per identificare l’assenza di polso entro 57 secondi dall’evento critico. Dopo questa prima fase, un controllo della risposta dell’utente viene effettuato in 20 secondi; se l’utente non risponde, il dispositivo avvia automaticamente una chiamata ai servizi di emergenza.
La possibilità di dotare centinaia di migliaia di persone di un dispositivo in grado di monitorare costantemente il battito cardiaco potrebbe avere un impatto profondo sui programmi di salute pubblica. Gli esperti stimano che i dispositivi indossabili che rilevano l’arresto cardiaco potrebbero migliorare significativamente i tassi di sopravvivenza, in particolare per gli eventi che si verificano in assenza di altre persone. “Il moderno monitoraggio dei parametri indicativi della nostra salute – ha detto Michael Snyder, genetista dell’Università di Stanford – è il frutto di un vasto insieme di fattori, con miliardi di dati raccolti sia con i tradizionali metodi di diagnosi sia con dispositivi indossabili”.
Tuttavia, è fondamentale che gli sviluppatori continuino a lavorare per ridurre i falsi positivi, un aspetto cruciale per garantire che il sistema non generi allarmi inutili che potrebbero sovraccaricare i servizi di emergenza.