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L’antibiotico resistenza causa 33Mila vittime in Europa con l’Italia in prima linea

La minaccia globale della resistenza agli antibiotici continua a crescere, ponendo una grave sfida ai sistemi sanitari pubblici di tutto il mondo. Nella sola Europa, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha riportato ogni anno oltre 670.000 casi di infezioni resistenti ai farmaci, con circa 33.000 decessi. Incredibilmente, quasi un terzo di questi decessi si verifica in Italia.

La minaccia globale della resistenza agli antibiotici continua a crescere, ponendo una grave sfida ai sistemi sanitari pubblici di tutto il mondo. Nella sola Europa, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha riportato ogni anno oltre 670.000 casi di infezioni resistenti ai farmaci, con circa 33.000 decessi. Incredibilmente, quasi un terzo di questi decessi si verifica in Italia, rendendolo il paese con il più alto numero di vittime a causa della resistenza agli antibiotici in Europa. Questa preoccupante tendenza non solo provoca vittime, ma mette anche a dura prova le risorse sanitarie, pari a circa 1,5 miliardi di euro all’anno.

Negli ultimi anni, varie istituzioni internazionali, tra cui l’OMS, la Commissione europea e il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), hanno lanciato l’allarme sulle infezioni nosocomiali e sulla resistenza antimicrobica. L’obiettivo è migliorare il coordinamento e rafforzare le misure preventive per combattere questi fenomeni in aumento. Anche l’Unione europea è stata in prima linea negli sforzi per affrontare questa crisi, dedicando risorse significative per affrontare il problema. In Italia, nel 2017 è stato approvato il ‘Piano nazionale per la lotta alla resistenza antimicrobica (PNCAR) 2017-2020’. Recentemente prorogato fino al 2021 e aggiornato con un nuovo piano 2022-2025, il PNCAR riflette l’impegno dell’Italia nella lotta alla resistenza agli antibiotici.

Gli esperti sostengono che affrontare questa crisi richieda un approccio globale “One Health”. Questo approccio prevede la collaborazione tra più discipline professionali, tra cui la medicina umana e veterinaria, il settore agroalimentare, le scienze ambientali, la ricerca, la comunicazione, l’economia e altro ancora. Insieme, queste discipline lavorano a livello locale, nazionale e globale, unite da un obiettivo comune: 1) prevenire e ridurre le infezioni, in particolare quelle associate alle strutture sanitarie; 2) promuovere e garantire l’uso responsabile degli antimicrobici; e 3) ridurre al minimo l’incidenza e la diffusione della resistenza agli antibiotici e dei suoi rischi per la salute umana e animale.

La lotta alla resistenza agli antibiotici richiede un cambiamento culturale, che richiede la partecipazione sia dei medici che dei pazienti. Riconoscere il valore vitale di queste risorse terapeutiche è fondamentale. Gli antibiotici hanno rivoluzionato l’assistenza sanitaria, migliorando notevolmente la qualità e la durata media della vita degli individui. Tuttavia, la loro efficacia è minacciata a causa dell’aumento delle infezioni resistenti ai farmaci. Preservare l’efficacia degli antibiotici richiede un uso responsabile e uno sforzo collettivo per prevenirne l’uso eccessivo o improprio.

L’istruzione e la sensibilizzazione svolgono un ruolo cruciale nel frenare la resistenza agli antibiotici. Gli operatori sanitari devono esercitare prudenza nel prescrivere antibiotici, impiegandoli con giudizio per ridurre al minimo lo sviluppo di resistenza. Anche i pazienti hanno la responsabilità di utilizzare gli antibiotici rigorosamente come prescritto, completando cicli completi di trattamento ed evitando la condivisione o l’automedicazione di questi potenti farmaci. I governi, i responsabili politici e le istituzioni sanitarie devono dare la priorità ai programmi di gestione antimicrobica e allocare risorse per la ricerca e lo sviluppo di nuovi antibiotici, strumenti diagnostici e strategie terapeutiche alternative.

La lotta contro la resistenza agli antibiotici è una battaglia continua che richiede collaborazione internazionale e sforzi sostenuti. Mentre l’Europa è alle prese con le conseguenze devastanti delle infezioni resistenti ai farmaci, è fondamentale rafforzare le misure preventive, promuovere un uso responsabile degli antibiotici e dare priorità alla ricerca e allo sviluppo in questo campo. Unendo le forze e adottando un approccio unificato, possiamo mitigare la grave minaccia della resistenza agli antibiotici e garantire un futuro più sano per le generazioni a venire.

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