Le RSA sono stati i luoghi più colpiti dalla pandemia da SARS-Cov-2. Questo è dovuto sicuramente all’età avanzata degli ospiti, alle loro comorbidità, ma anche a causa di un modello gestionale non più attrezzato per affrontare gravi eventi quali il dramma della pandemia.
COSA SONO LE RSA E I NUMERI IN ITALIA E NEL MONDO
Le RSA rappresentano una assistenza residenziale assolutamente specializzata e specialistica che è finalizzata a gestire una tipologia particolare di utenza, nel rispetto di criteri di congruenza e di appropriatezza al ricovero. Nelle RSA lavorano équipe multidisciplinari che prevedono non solo il medico e l’infermiere ma anche lo psicologo, l’educatore professionale, l’assistente sociale, proprio per garantire un intervento di tipo multidisciplinare.
- Le RSA sono diventate dei veri e propri Centri multiservizi
- Sono 285.000 i posti letto all’interno delle RSA sul territorio nazionale italiano
- In Italia i posti letto delle RSA sono gestiti per l’85% da privati (di cui privato non profit (largamente maggioritario) e privato profit) offrendo servizi pubblici, e per il 15% sono gestiti dal pubblico (Comuni e ASL)
- In Italia si contano meno posti letto in RSA rispetto ai Paesi del Nord Europa perché il tessuto sociale consente alle famiglie di assistere l’anziano fragile e poi ci sono 1 milione di badanti.
LE RSA AL TEMPO DEL COVID
A livello nazionale e mondiale il circuito delle RSA non era preparato all’impatto violento della pandemia. Secondo gli ospiti presenti è stata una tragedia non annunciata che ha trovato impreparate le strutture per anziani, con un impatto importante sia sul piano psicologico degli assistiti – che hanno sofferto di solitudine, hanno patito l’isolamento e l’impatto di patologie legate alla mancanza di comunicazione con gli affetti più cari – e sia in termini di decessi che si sono registrati altissimi e non solo in Italia, ma anche in Inghilterra, Spagna, Francia e Stati Uniti. Secondo i dati, nel mese di marzo c’è stato un incremento di decessi più alto all’interno del territorio – rispetto all’anno precedente – che quanto avvenuto nelle RSA. Nel mese di aprile il dato si è invertito: sono stati registrati più decessi all’interno delle RSA e meno decessi sul territorio. Questo spiega che nelle RSA gli anziani hanno ricevuto le cure ed erano presenti medici e infermieri, un quadro che in troppi casi non si è rappresentato sul territorio.
Se volete vedere il webinar su Rsa e Covid-19 potete seguire il seguente link: https://fb.watch/2pO6d7Xmvs/
Per maggiori informazioni sulla solitudine da Covid negli anziani:
https://mondosanita.it/la-solitudine-da-covid-pericolosa-per-gli-anziani/