Nel Paese africano i contagi crescono a causa di una nuova variante. Dall’inizio dell’anno già 7.851 casi e 384 decessi. Colpiti soprattutto i bambini
Il primo giugno scorso, una giovane donna di 19 anni si presenta in una struttura sanitaria della città di Goma, in Repubblica Democratica del Congo. Ha vesciche sulla pelle, difficoltà a deglutire, dolore quando urina, mal di testa e lesioni genitali. La diagnosi è di mpox (chiamato fino a un paio di anni fa vaiolo delle scimmie). È il primo caso confermato di mpox nella provincia del Kivu Nord e la nuova spia che nella Repubblica Democratica del Congo l’epidemia si sta allargando e si rischia di superare il numero di contagi record registrati lo scorso anno.