In Italia, le malattie cardiovascolari non sono solo una minaccia per la salute, ma rappresentano anche una sfida economica e sociale di enormi proporzioni. Eppure, oltre il 50% degli eventi sfavorevoli di competenza della cardiologia potrebbe essere evitato. La prevenzione, troppo spesso sottovalutata, può fare la differenza tra una vita in piena salute e una cronicità debilitante. Oggi, garantire un sistema sanitario sostenibile significa puntare sulla prevenzione. Lo dimostrano i numeri: in Italia, il costo annuale delle malattie cardiovascolari supera i 41 miliardi di euro, ovvero il 15% della spesa sanitaria nazionale. In Europa, il dato sale a 282 miliardi di euro.Non si tratta solo di un problema sanitario, ma di un impatto diretto sulla qualità della vita dei cittadini e sulla produttività del Paese. Vivere più a lungo non basta: è necessario vivere meglio.
Martedì scorso, 13 maggio, la Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare (SIPREC) ha celebrato la quinta edizione della Giornata Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare, un evento patrocinato dall’Università di Roma, La Sapienza, e insignito della Medaglia della Presidenza della Repubblica Italiana. La manifestazione è stata sostenuta da Poste Italiane, che ha ribadito l’importanza della prevenzione nei luoghi di lavoro. La prevenzione, infatti, non deve fermarsi nelle strutture sanitarie: deve entrare nelle aziende, nelle scuole, nella quotidianità delle persone.
Se vogliamo ridurre il numero di inconvenienti legati alle malattie cardiovascolari, dobbiamo partire dalla conoscenza del documento multisocietario e dei numeri che rivelano una strada percorribile. Uno studio del Global Cardiovascular Risk Consortium (NEJM, marzo 2025) ha analizzato i cinque principali fattori di rischio—ipertensione, ipercolesterolemia, diabete, fumo e obesità—che da soli sono responsabili di oltre il 50% degli eventi aterosclerotici. Lo studio ha coinvolto 2,1 milioni di individui in 133 coorti e ha dimostrato che eliminare questi fattori di rischio può portare a risultati straordinari: +13,3 anni di vita in salute per le donne, +10,6 anni per gli uomini, un picco di +14,5 anni per le donne e +11,8 anni per gli uomini se si controllano pressione e fumo tra i 55 e i 60 anni
Per facilitare l’adozione di strumenti di prevenzione, specialisti di diverse discipline hanno realizzato il documento “Valutazione del rischio cardiovascolare individuale”, pubblicato ad aprile 2025 dal Ministero della Salute e coordinato da Paolo Bellisario (Ministero della Salute), Chiara Donfrancesco (Istituto Superiore di Sanità) e Massimo Volpe (Siprec). Questo studio mira a diffondere l’uso sistematico dei calcolatori di rischio tra i medici, uno strumento essenziale per identificare precocemente i soggetti più vulnerabili.
Massimo Volpe, Presidente SIPREC, ha formulato una proposta ambiziosa: incentivare gli screening direttamente nei luoghi di lavoro: “Nel nostro Paese – sottolinea – abbiamo già esempi di successo, che interpretano bene il ruolo di partner della salute dei lavoratori. I vantaggi? Identificazione precoce dei fattori di rischio, riduzione delle malattie, risparmi per il sistema sanitario e migliore rapporto datore di lavoro-dipendente”.
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malattie cardiovascolari: questione di sostenibilità. screening sui luoghi di lavoro. i paladini della prevenzione. in italia, le malattie cardiovascolari non sono solo una minaccia per la salute, ma rappresentano anche una sfida economica e sociale di enormi proporzioni. eppure, oltre il 50% degli eventi sfavorevoli di competenza della cardiologia potrebbe essere evitato. la prevenzione, troppo spesso sottovalutata, può fare la differenza tra una vita in piena salute e una cronicità debilitante. oggi, garantire un sistema sanitario sostenibile significa puntare sulla prevenzione. lo dimostrano i numeri: in italia, il costo annuale delle malattie cardiovascolari supera i 41 miliardi di euro, ovvero il 15% della spesa sanitaria nazionale. in europa, il dato sale a 282 miliardi di euro.non si tratta solo di un problema sanitario, ma di un impatto diretto sulla qualità della vita dei cittadini e sulla produttività del paese. vivere più a lungo non basta: è necessario vivere meglio.martedì scorso, 13 maggio, la società italiana per la prevenzione cardiovascolare (siprec) ha celebrato la quinta edizione della giornata italiana per la prevenzione cardiovascolare, un evento patrocinato dall’università di roma, la sapienza, e insignito della medaglia della presidenza della repubblica italiana. la manifestazione è stata sostenuta da poste italiane, che ha ribadito l’importanza della prevenzione nei luoghi di lavoro. la prevenzione, infatti, non deve fermarsi nelle strutture sanitarie: deve entrare nelle aziende, nelle scuole, nella quotidianità delle persone.se vogliamo ridurre il numero di inconvenienti legati alle malattie cardiovascolari, dobbiamo partire dalla conoscenza del documento multisocietario e dei numeri che rivelano una strada percorribile. uno studio del global cardiovascular risk consortium (nejm, marzo 2025) ha analizzato i cinque principali fattori di rischio—ipertensione, ipercolesterolemia, diabete, fumo e obesità—che da soli sono responsabili di oltre il 50% degli eventi aterosclerotici. lo studio ha coinvolto 2,1 milioni di individui in 133 coorti e ha dimostrato che eliminare questi fattori di rischio può portare a risultati straordinari: +13,3 anni di vita in salute per le donne, +10,6 anni per gli uomini, un picco di +14,5 anni per le donne e +11,8 anni per gli uomini se si controllano pressione e fumo tra i 55 e i 60 anniper facilitare l’adozione di strumenti di prevenzione, specialisti di diverse discipline hanno realizzato il documento “valutazione del rischio cardiovascolare individuale”, pubblicato ad aprile 2025 dal ministero della salute e coordinato da paolo bellisario (ministero della salute), chiara donfrancesco (istituto superiore di sanità) e massimo volpe (siprec). questo studio mira a diffondere l’uso sistematico dei calcolatori di rischio tra i medici, uno strumento essenziale per identificare precocemente i soggetti più vulnerabili.massimo volpe, presidente siprec, ha formulato una proposta ambiziosa: incentivare gli screening direttamente nei luoghi di lavoro: “nel nostro paese – sottolinea – abbiamo già esempi di successo, che interpretano bene il ruolo di partner della salute dei lavoratori. i vantaggi? identificazione precoce dei fattori di rischio, riduzione delle malattie, risparmi per il sistema sanitario e migliore rapporto datore di lavoro-dipendente”. i paladini della prevenzione. due voci autorevoli hanno affiancato l’iniziativa: stefano accorsi, che ha ricordato l’importanza di prendersi cura del cuore lungo tutto l’arco della vita, e daniele garozzo, che ha paragonato il cuore a un atleta, sottolineando l’importanza della disciplina e dell’ascolto. la conferenza stampa di presentazione della giornata della prevenzione cardiovascolare è stata moderata dal giornalista scientifico daniel della seta e ha visto gli interventi di: antonella polimeni, rettrice università di roma sapienza, massimo volpe, presidente siprec, bruno trimarco, presidente fondazione italiana per la prevenzione cardiovascolare, massimo fini, direttore scientifico irccs san raffaele roma, francesco giovanni fortino, direttore generale fondo di assistenza sanitaria integrativa poste vita, roberto volpe, ricercatore consiglio nazionale delle ricerche (cnr), alessandro biffi, med-ex, medical partner scuderia ferrari, maria rosaria squeo, responsabile sanitaria area olimpica, conidati, strategie, consapevolezza: la prevenzione cardiovascolare non è più un’opzione, ma un imperativo. il futuro della salute italiana passa attraverso la riduzione dei fattori di rischio e l’integrazione della prevenzione nella vita quotidiana. siprec, con la sua fondazione e il coinvolgimento di aziende, istituzioni e specialisti, sta indicando la strada verso un modello di prevenzione più diffuso e accessibile. il cuore dell’italia ha bisogno di cure, ma soprattutto di attenzione.
I paladini della prevenzione
Due voci autorevoli hanno affiancato l’iniziativa: Stefano Accorsi, che ha ricordato l’importanza di prendersi cura del cuore lungo tutto l’arco della vita, e Daniele Garozzo, che ha paragonato il cuore a un atleta, sottolineando l’importanza della disciplina e dell’ascolto. La conferenza stampa di presentazione della Giornata della Prevenzione Cardiovascolare è stata moderata dal giornalista scientifico Daniel Della Seta e ha visto gli interventi di: Antonella Polimeni, Rettrice Università di Roma Sapienza, Massimo Volpe, Presidente SIPREC, Bruno Trimarco, Presidente Fondazione Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare, Massimo Fini, Direttore Scientifico IRCCS San Raffaele Roma, Francesco Giovanni Fortino, Direttore Generale Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa Poste Vita, Roberto Volpe, Ricercatore Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Alessandro Biffi, Med-Ex, Medical Partner Scuderia Ferrari, Maria Rosaria Squeo, Responsabile Sanitaria Area Olimpica, CONI
Dati, strategie, consapevolezza: la prevenzione cardiovascolare non è più un’opzione, ma un imperativo. Il futuro della salute italiana passa attraverso la riduzione dei fattori di rischio e l’integrazione della prevenzione nella vita quotidiana. Siprec, con la sua Fondazione e il coinvolgimento di aziende, istituzioni e specialisti, sta indicando la strada verso un modello di prevenzione più diffuso e accessibile. Il cuore dell’Italia ha bisogno di cure, ma soprattutto di attenzione.