Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione Europea, ha comunicato i dati preliminari sul numero dei morti in Europa tra marzo e maggio.
I dati sono evidentemente d’impatto. Si è infatti registrato un aumento in tre mesi di 160.000 morti. E i dati non possono che essere attribuiti alla pandemia da Covid che ha devastato il vecchio continente.
A raggiungere per prima il picco è stata l’Italia, come purtroppo sappiamo bene. I dati sono paragonati con quelli dello stesso periodo del triennio 2016-2019. Eurostat ha analizzato il numero dei morti nei Paesi europei e ha comunicato che il numero maggiore dei morti spetta alla Spagna che, a inizio aprile, ha raddoppiato il numero delle persone settimanali decedute registrate rispetto alla stessa settimana degli anni precedenti.
Dai dati emerge che il Covid non è avanzato in modo omogeneo in Europa, probabilmente a causa delle diverse impostazioni utilizzate per contrastarlo.
Andando ad analizzare nello specifico la situazione italiana si scopre che dal 2 marzo al 10 maggio 2020, le città di Bergamo, Cremona, Segovia, Lodi e Brescia hanno avuto morti più di tre volte superiori a quelle registrate nello stesso periodo nei quattro anni precedenti.
I numeri sulla mortalità, come ha sottolineato l’istituto europeo di statistica, sono utili per valutare gli effetti diretti e indiretti della pandemia da Covid-19 sulla popolazione del nostro continente. Questi dati possono anche essere un punto di partenza per futuri nuovi studi.
Ad esempio sarà da approfondire come, anche all’interno di uno stesso Paese, ci sono differenze marcate nel numero dei morti tra Regione e Regione. E questo fenomeno non è stato riscontrato solo in Italia. Circa 21 delle 25 regioni più colpite nei Paesi europei analizzati sono in Italia o in Spagna. Le altre regioni sono Haut-Rhin, Seine-Saint-Denis, Hauts-de-Seine in Francia e Noordoost-Noord-Brabant in Paesi Bassi.
Per avere maggiori notizie sulle ricerche condotte da Eurostat: https://ec.europa.eu/info/departments/eurostat-european-statistics_it