Nella notte tra sabato e domenica gli italiani hanno nuovamente spostato le lancette dell’orologio un’ora in avanti, segnando il ritorno dell’ora legale. Questo passaggio, tuttavia, non è privo di conseguenze. Secondo la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), l’effetto sull’economia, l’ambiente e la salute dei cittadini è significativo, al punto che un crescente numero di italiani chiede di rendere l’ora legale permanente. Già 350mila persone hanno firmato una petizione online per questa causa, sostenuta anche da Consumerismo No Profit.
Risparmi economici e benefici ambientali
L’adozione dell’ora legale ha portato, negli ultimi dieci anni, a un risparmio energetico notevole: 11,7 miliardi di kWh, che si traducono in circa 2,2 miliardi di euro di minori spese sulle bollette per i cittadini italiani. Questi dati, forniti da Terna, evidenziano non solo un vantaggio economico immediato, ma anche un importante contributo alla riduzione delle emissioni di CO2, che si stima siano diminuite tra le 160.000 e le 200.000 tonnellate all’anno. Questo risparmio energetico equivale all’assorbimento di CO2 prodotto dalla piantumazione di 2 a 6 milioni di alberi.
Tuttavia, i benefici economici non sono l’unico aspetto da considerare. Il presidente di Sima, Alessandro Miani, sottolinea che il cambio dell’ora ha effetti diretti sulla salute umana, alterando il ritmo circadiano del corpo. Questa alterazione può avere conseguenze gravi, come un aumento della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca. Non a caso, studi condotti dall’Università di Stoccolma hanno evidenziato un incremento del 4% degli attacchi di cuore nella settimana successiva al passaggio all’ora solare.
Impatto sulla salute e sulla sicurezza
Oltre ai problemi cardiaci, il passaggio da ora legale a ora solare si traduce in una serie di disturbi, tra cui insonnia e difficoltà di concentrazione. Questi fattori influenzano negativamente il rendimento scolastico e l’efficienza lavorativa, e possono compromettere anche le relazioni personali. Ma gli effetti non si fermano qui: ricerche hanno dimostrato che il cambio di orario può portare a un incremento degli incidenti stradali e sul lavoro. Durante i periodi di ora legale, si è registrata una diminuzione fino al 13% degli incidenti a danno di pedoni, grazie alla maggior visibilità serale.
In Australia, una ricerca ha addirittura collegato il cambiamento dell’orario a un aumento dei suicidi nelle prime settimane dopo il passaggio all’ora solare. Inoltre, l’ora legale riduce le ore di buio serali, diminuendo le opportunità di furti e rapine, mentre l’ora solare prolunga il buio, aumentando il rischio di criminalità.
Una proposta per il futuro
In considerazione di tutti questi fattori, Sima e Consumerismo No Profit hanno chiesto al Governo Meloni di prendere in seria considerazione l’idea di abbandonare definitivamente l’ora solare, adottando l’ora legale tutto l’anno. Questa possibilità è supportata da una direttiva dell’Unione Europea del 2019, che lascia libertà di scelta agli Stati membri, auspicando un coordinamento per evitare conflitti nei movimenti commerciali e transfrontalieri.
L’ora legale non è solo una questione di abitudini quotidiane, ma un tema che abbraccia salute, economia e sicurezza. Con i cambiamenti climatici e le sfide energetiche che affrontiamo oggi, la scelta di mantenere l’ora legale potrebbe rivelarsi non solo vantaggiosa, ma necessaria. La petizione (al link www.change.org/p/ora-legale-per-sempre-cec80ffe-7625-47f0-a6f7-d25775e58329) è un chiaro segnale della volontà dei cittadini di vedere un cambiamento concreto e duraturo. In un mondo che chiede sempre più efficienza e sostenibilità, l’adozione dell’ora legale permanente potrebbe rappresentare un passo significativo verso un futuro migliore per tutti.