Scoperte nuove evidenze scientifiche sulla connessione tra osteoporosi e attività fisica. L’osteoporosi è una malattia sistemica che comporta una riduzione progressiva della massa ossea, facendo si che il tessuto osseo diventi fragile e maggiormente al rischio fattura.
In Italia questa patologica colpisce oltre 5milioni di persone, di cui la maggior parte è costituita da donne in età post menopausa. Secondo i dati disponibili nel 2017 l’osteoporosi ha causato oltre 560mila fratture in Italia.
Una patologia che ha un forte impatto sul tessuto sociale ma di cui non si sa ancora tutto e per la quale non esiste ancora una cura definitiva. Infatti se da un lato è stato scoperto che una dieta equilibrata e attività fisica posso sia diminuire il rischio di manifestare l’osteoporosi sia riducono l’impatto che questa malattia può avere sulle ossa, dall’altro lato ancora non sono del tutto chiare le motivazioni di ciò.
Una nuova ricerca però sembra gettare nuova luce su questa malattia. L’attività fisica risulta essere una delle migliori armi contro l’osteoporosi ed uno studio del Trinity College di Dublino, pubblicato sulla rivista scientifica Stem Cells Translational Medicine, ha scoperto il perché.
Secondo gli esperti quando le cellule ossee sono sottoposte a un carico fisico simile a quello sperimentato durante lo sport, producono segnali che inducono le cellule staminali del midollo osseo a far crescere nuovo osso.
Secondo i ricercatori, questo studio potrebbe aprire la strada a nuovi approcci terapeutici nella lotta alle patologie. Ha dimostrato, infatti, che quando gli osteociti, ovvero le cellule delle ossa, sono sottoposte ad attività fisica, rilasciano vescicole di dimensioni nanometriche che migliorano la differenziazione delle cellule staminali del midollo osseo e, di conseguenza, causano la formazione di nuove ossa.
Le vescicole agiscono come un meccanismo di comunicazione, in quanto trasportano informazioni dagli osteociti alle cellule staminali del midollo.L’osteoporosi è una malattia sistemica che comporta una riduzione progressiva della massa ossea, facendo si che il tessuto osseo diventi fragile e maggiormente al rischio fattura.