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Per una primavera demografica

Il progetto, promosso dalla Fondazione Magna Carta, vuole realizzare una ricerca che possa offrire nuove chiavi di lettura sul fenomeno della denatalità. 

 Solo indagando le ragioni più profonde del calo delle nascite si potrà intervenire con politiche efficaci. Con  questa convinzione, la Fondazione Magna Carta ha promosso il progetto “Per una Primavera demografica”.  L’obiettivo è realizzare una ricerca che possa offrire nuove chiavi di lettura sul fenomeno della denatalità.  

Nel 2022, nell’ambito del suo Osservatorio sulla crisi di sistema, la Fondazione ha pubblicato lo studio  “Tendenze demografiche in Italia. Fattori di crisi e azioni di riequilibrio”. Dall’analisi condotta è emerso  chiaramente come il trend delle nascite abbia assunto un andamento negativo e come questo non possa  che rendere insostenibile sul lungo termine l’attuale sistema di welfare. 

“Per una Primavera demografica” intende ribaltare la prospettiva: non saranno indagate le conseguenze, ma  le cause del calo delle nascite, attraverso focus group con giovani e professionisti della salute. A ciò saranno  associati lo studio delle esperienze di welfare aziendale e territoriale, per individuare buone pratiche  replicabili, e la mappa della natalità, per capire in quali territori si fanno più o meno figli.  

Il 27 marzo scorso il progetto è stato presentato a Roma da Gaetano Quagliariello, Presidente della  Fondazione Magna Carta, e Annamaria Parente, Coordinatrice della sezione “Sanità e welfare – Scienza e  persona” del Comitato scientifico di FMC. All’iniziativa hanno preso parte anche Gian Carlo Blangiardo,  allora Presidente dell’Istat, ed Eugenia Roccella, Ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità. La  campagna può vantare anche dei testimonial d’eccezione, come il cantautore Al Bano, la conduttrice  televisiva Monica Marangoni e la campionessa olimpica di scherma Elisa Di Francisca. 

Per la prima volta nei suoi vent’anni di attività, la Fondazione Magna Carta ha scelto di finanziare la sua  ricerca attraverso il crowdfunding: ognuno potrà contribuire secondo le proprie possibilità attraverso una  donazione (clicca qui).

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