Geriatri SIGG: “Gli animali sono come farmaci naturali. La pet therapy riduce le visite mediche, migliora la qualità della vita degli over 65 e comporta risparmi significativi per il Sistema Sanitario”.
La pet therapy per anziani sta dimostrando un’efficacia crescente non solo nel contrastare la solitudine, ma anche nel migliorare la salute fisica e mentale degli over 65. Grazie alla compagnia degli animali domestici è stato osservato un significativo abbassamento delle visite mediche e una riduzione della spesa farmaceutica, con potenziali risparmi per il Sistema Sanitario Nazionale. Secondo gli esperti cani, gatti e altri animali possono agire come veri e propri farmaci, con effetti benefici che spaziano dall’abbassamento della pressione sanguigna al miglioramento della mobilità e della socializzazione. I geriatri della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria (SIGG) hanno definito gli animali “farmaci naturali” e antidoti contro la solitudine, soprattutto durante le festività natalizie.
Benefici contro demenza, ansia e depressione
Negli ultimi anni, l’introduzione della pet therapy negli anziani ha mostrato un’azione benefica su diverse problematiche tipiche dell’età avanzata tra cui la demenza, l’ansia e la depressione. La semplice compagnia di un animale stimola l’attività motoria, porta a modificazioni fisiologiche come la riduzione della pressione sanguigna e rallenta il ritmo cardiaco e respiratorio, con effetti protettivi contro infarti e ictus. La pratica è particolarmente utile durante il periodo natalizio, quando la solitudine può accentuarsi.
Risparmi per il Servizio Sanitario Nazionale
Un dato sorprendente emerso dagli studi recenti è che gli anziani che interagiscono con animali domestici hanno una riduzione del 15% nelle visite mediche annuali, grazie al miglioramento delle loro condizioni fisiche e psicologiche. Questo si traduce in un notevole risparmio per il Servizio Sanitario Nazionale, con stime che parlano di circa 4 miliardi di euro all’anno, grazie alla diminuzione delle spese farmaceutiche e ospedaliere.
Lotta alla solitudine
Il periodo natalizio può essere particolarmente difficile per gli anziani che soffrono di solitudine o hanno recentemente perso una persona cara. In questo contesto, l’interazione con un animale rappresenta un antidoto naturale alla solitudine, offrendo compagnia e riducendo l’ansia. Anche in presenza di difficoltà cognitive o demenza, gli animali sono in grado di sviluppare un complesso sistema comunicativo non verbale che stimola la mente e favorisce il rilassamento, migliorando la qualità della vita e l’interazione sociale.
Tutte le evidenze scientifiche
Studi scientifici hanno confermato che avere un cane riduce del 33% il rischio di morte nei pazienti che hanno subito un infarto, migliorando la loro salute cardiovascolare. Un altro vantaggio della pet therapy per anziani è l’effetto positivo sulla motricità e sulla coordinazione psicomotoria, che si traduce in una riduzione del rischio di malattie cardiache e una maggiore longevità. L’accudimento di un animale domestico, infatti, stimola l’attività fisica quotidiana, riducendo la rigidità muscolare e migliorando la postura.
Un’esperienza in crescita anche nelle RSA
In Italia, sempre più case di riposo e residenze sanitarie assistenziali (RSA) stanno adottando la pet therapy come pratica complementare alle cure tradizionali. Interventi assistiti con gli animali, condotti da veterinari e operatori specializzati, sono ormai una realtà consolidata, con effetti positivi documentati su anziani con demenza lieve e disturbi psico-comportamentali. In uno studio recente condotto a Firenze sono stati ottenuti risultati significativi, tra cui una riduzione dell’83,3% dei disturbi legati alla demenza, come il senso di smarrimento e l’isolamento sociale.
Indispensabili per la salute degli anziani
La pet therapy rappresenta una risorsa fondamentale per il benessere degli anziani, con effetti positivi che spaziano dalla salute fisica a quella psicologica. La compagnia di animali domestici come cani, gatti o conigli, non solo aiuta a combattere la solitudine, ma si sta rivelando un potente strumento terapeutico, riducendo le visite mediche e i costi sanitari. In un contesto come quello delle festività natalizie, l’introduzione di animali nelle case di riposo o nelle abitazioni degli anziani può davvero fare la differenza, contribuendo a garantire una qualità della vita migliore, in grado di ridurre il rischio di malattie e migliorare l’umore.
In futuro, è probabile che la pet therapy diventi una pratica sempre più integrata nelle politiche sanitarie e sociali, offrendo soluzioni innovative per garantire un invecchiamento più sano e sereno.