Prostata: l’innovazione nella cura del tumore arriva con i radioligandi per pazienti resistenti alla castrazione.
La lotta contro il tumore della prostata entra in una nuova fase grazie all’impegno costante della ricerca e all’introduzione di terapie sempre più mirate ed efficaci. In occasione dell’evento “Il tumore della prostata in Lombardia. Dalla diagnosi alla cura: nuove speranze per i pazienti”, promosso da Motore Sanità, è intervenuta Paola Coco, Direttore Medico di Novartis, evidenziando l’importanza della prevenzione ma anche della disponibilità di trattamenti innovativi.
Prevenzione e nuove soluzioni terapeutiche
“Il nostro impegno in oncologia – ha dichiarato Coco – dura da oltre trent’anni, e il tumore della prostata è una delle nostre aree prioritarie. La prevenzione resta fondamentale, ma non sempre basta. Per questo lavoriamo per offrire ai pazienti terapie avanzate, capaci di migliorare significativamente la prognosi anche nei casi più difficili”. La prostata, infatti, può sviluppare forme tumorali resistenti alle terapie ormonali tradizionali. In questi casi, è necessario un cambio di passo nel trattamento.
Radioligandi per colpire il tumore in modo mirato
La novità più rilevante riguarda la disponibilità in Italia di una terapia con radioligandi specificamente indicata per il tumore della prostata avanzato resistente alla castrazione e già sottoposto a precedenti trattamenti. “Si tratta – spiega Coco – di una terapia in grado di veicolare una piccolissima dose di radiazione direttamente sulle cellule tumorali della prostata, massimizzando l’efficacia e riducendo gli effetti collaterali”.
Questo approccio rappresenta un passo avanti nella medicina di precisione, orientata a trattare la prostata malata con la massima selettività e il minimo impatto sul resto dell’organismo.
L’impegno per un futuro più curabile
L’evoluzione nella cura della prostata si lega a un duplice impegno: migliorare la diagnosi precoce e rendere accessibili terapie d’avanguardia anche per i casi più complessi. L’obiettivo di Novartis e degli altri attori della sanità è chiaro: garantire a ogni paziente con tumore alla prostata una possibilità concreta di cura, qualunque sia lo stadio della malattia.