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Psoriasi e dermatite atopica: percorsi di diagnosi e cura che ti cambiano la vita

Le affezioni della pelle, sebbene spesso sottovalutate, hanno un impatto profondo sulla qualità della vita dei pazienti. Tra queste, la psoriasi e la dermatite atopica rappresentano due delle condizioni più comuni e debilitanti, richiedendo un approccio diagnostico e terapeutico integrato e multidisciplinare. Alla luce di questa necessità, dermatologi e professionisti del settore sanitario si sono riuniti per discutere e sviluppare un percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) dedicato, come evidenziato nel recente evento “Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale del paziente con psoriasi e dermatite atopica”, organizzato a Roma da Cencora Pharmalex con il patrocinio della Società Italiana di Dermatologia e delle Malattie Sessualmente Trasmesse (Sidemast), Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG), Associazione Nazionale Dermatite Atopica (ANDeA), Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza (APIAFCO) e realizzato con il contributo non condizionato di Abbvie Italia.

Dati e statistiche

La psoriasi si manifesta con papule e placche eritematose coperte da squame argentee, ed è caratterizzata da una smisurata proliferazione di cheratinociti, insieme a un’infiammazione della pelle. Questa malattia ha un’origine multifattoriale, influenzata da predisposizioni genetiche e fattori esterni come traumi, infezioni e farmaci. Secondo le statistiche, la prevalenza della psoriasi varia a livello globale, colpendo tra lo 0,2% e l’11,4% della popolazione adulta, con un’incidenza di circa il 2,8% in Italia, cioè circa 1.500.000 persone. L’età di insorgenza più comune si colloca tra i 16-22 anni e i 57-60 anni, ma colpisce persone di tutte le età.

La dermatite atopica è caratterizzata da prurito intenso e lesioni eczematose ricorrenti. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), è la patologia cutanea più comune in termini di disabilità. Negli ultimi anni, la sua prevalenza è aumentata, colpendo il 10-25% dei bambini e il 2-8% degli adulti nei Paesi sviluppati. In Italia, l’incidenza tra gli adulti è dell’8,1%, la più alta in Europa, con circa il 10% dei pazienti che necessita di terapia sistemica. La storia familiare di atopia rappresenta un fattore di rischio significativo, poiché un genitore affetto ha il 50-80% di probabilità di trasmettere la predisposizione ai propri figli.

A confermare l’importanza di un approccio integrato è Paolo Gisondi, Consigliere della SIDeMaST e Professore Associato di Dermatologia e Venerologia dell’Università degli Studi di Verona. Gisondi sottolinea che “la psoriasi e la dermatite atopica sono patologie infiammatorie dermatologiche con andamento cronico-recidivante associate a uno ampio spettro di comorbidità.” La natura cronica di queste malattie richiede misure di controllo costanti e una gestione attenta del paziente, dalla diagnosi al follow-up.

La SIDeMaST ha quindi elaborato una proposta di PDTA, che stabilisce i requisiti minimi standard, sia tecnologici che di personale, per le strutture ambulatoriali coinvolte nella gestione di queste patologie. Questa iniziativa mira a garantire uniformità e qualità nelle cure, colmando le disomogeneità territoriali nell’accesso ai trattamenti e migliorando la presa in carico dei pazienti.

Il documento presentato durante l’evento a Roma, nella foto sotto, è il risultato di un lavoro di squadra tra dermatologi, medici di medicina generale, reumatologi, psicologi e altre figure professionali. Obiettivi principali includono la promozione di comportamenti uniformi a livello nazionale e la garanzia di percorsi di cura appropriati per i pazienti affetti da psoriasi e dermatite atopica. Questa collaborazione multidisciplinare non solo migliora la qualità del trattamento, ma offre anche un supporto più ampio e integrato ai pazienti, che spesso si trovano a dover affrontare non solo le manifestazioni fisiche delle loro malattie, ma anche le implicazioni psicologiche e sociali che ne derivano.

Nel dibattito attuale sulla psoriasi e la dermatite atopica, si avverte la necessità di un approccio integrato che possa garantire ai pazienti una migliore qualità della vita. Le parole di Mario Coccioli, Presidente dell’Associazione Nazionale Dermatite Atopica Onlus (ANDeA), evidenziano l’importanza di stimolare il dialogo: “Attraverso una rete di collaborazioni tra specialisti e una chiara definizione dei percorsi clinici il paziente può essere orientato efficacemente verso un percorso di cura garante di trattamenti tempestivi e follow up continuativo”. Questo approccio, secondo il presidente Coccioli, migliora la gestione clinica della malattia, ed è fondamentale per affrontare le sfide quotidiane che i pazienti devono affrontare.

Valeria Corazza, Presidente dell’Associazione Psoriasici Italiani Amici della Fondazione Corazza (APIAFCO), ha ribadito l’importanza di un riconoscimento normativo delle patologie croniche come psoriasi e dermatite atopica: “Il nostro auspicio è che i decisori ministeriali condividano quanto descritto in questo documento e assumano una posizione attenta al riconoscimento e alla garanzia dei diritti delle persone con psoriasi e dermatite atopica.” Le parole di Corazza sottolineano una questione cruciale: il bisogno di aggiornare i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) per garantire a queste patologie la dignità e le risorse che meritano

Il Piano Nazionale delle Cronicità (PNC) offre una cornice per un’assistenza multidimensionale e multiprofessionale, come evidenziato da Guido Quintino Liris, membro della Commissione Programmazione Economica, Bilancio del Senato della Repubblica. “Sia la dermatite atopica che la psoriasi sono patologie che accompagnano chi ne soffre per tutta la vita,” ha affermato Liris, sottolineando l’impatto significativo di queste malattie non solo sulla salute fisica, ma anche sulla qualità della vita quotidiana. “È necessario che le Istituzioni riconoscano, anche a livello normativo, la cronicità di tali patologie, per agevolare questo supporto.”

La senatrice
Daniela Sbrollini ha offerto spunti di riflessione nel corso del suo intervento, un contributo che favorisce il dialogo: “La psoriasi e la dermatite atopica – ha precisato – sono patologie croniche che colpiscono milioni di italiani, con un impatto significativo sulla qualità della vita e sul sistema sanitario”. La senatrice ha sottolineato la necessità di garantire un accesso equo a diagnosi tempestive e terapie efficaci, affermando che è essenziale riconoscerne la complessità sia dal punto di vista clinico che sociale. Le recenti mozioni presentate al Governo evidenziano l’impegno delle istituzioni nel potenziare i percorsi assistenziali e promuovere campagne di sensibilizzazione.

In definitiva, il riconoscimento della cronicità della psoriasi e della dermatite atopica rappresenta un passo fondamentale verso una gestione più efficace e umana di queste patologie. Solo attraverso un approccio integrato e multidisciplinare sarà possibile migliorare non solo le condizioni cliniche dei pazienti, ma anche la loro qualità della vita, garantendo loro il supporto necessario per affrontare le sfide quotidiane. La strada è ancora lunga, ma le parole degli opinion leader indicano un percorso chiaro e condiviso verso un futuro migliore per milioni di italiani.

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