Mariagrazia Movalli (San Raffaele): “Intervenire precocemente per ridurre la vulnerabilità psicologica”.
La regolazione emotiva è uno degli aspetti più rilevanti quando si parla di dipendenze e di gioco patologico. Durante l’evento dell’Ospedale Niguarda di Milano “GESTIAMO ASSIEME IL PROBLEMA? NUOVE PROSPETTIVE DI CURA PER LE DIPENDENZE COMPORTAMENTALI E IL GIOCO D’AZZARDO PATOLOGICO”, Mondosanità ha intervistato Mariagrazia Movalli (Ospedale San Raffaele), che ha spiegato come le difficoltà nella gestione delle emozioni siano un nucleo psicopatologico trasversale a molti disturbi da addiction.
Regolazione emotiva e vulnerabilità alle dipendenze
Secondo Movalli, osservare già nelle prime fasi della vita i segnali di difficoltà nella regolazione delle emozioni può fare la differenza. L’ambiente gioca un ruolo fondamentale: un contesto favorevole può ridurre la vulnerabilità e prevenire l’insorgenza di quadri psicopatologici. Per questo sono necessari interventi precoci di prevenzione, capaci di intercettare i disturbi prima che si trasformino in patologia conclamata.
I segnali da non ignorare in famiglia
Riconoscere le difficoltà non è semplice, ma alcuni campanelli d’allarme possono aiutare. Movalli sottolinea che spesso sono la scuola o i pari a segnalare comportamenti che si discostano da quelli dei coetanei. In questi casi, rivolgersi a figure esperte di psicologia evolutiva diventa cruciale per avere uno sguardo competente che sappia cogliere ciò che i genitori, presi dai ritmi quotidiani, possono non notare.





