Un’analisi dettagliata dei dati emersi dalla campagna “Cuore in Farmacia” rivela dati allarmanti sul rischio cardiovascolare tra le donne, sottolineando l’importanza della prevenzione e della consapevolezza
Un importante passo avanti nella promozione della salute cardiovascolare femminile è stato compiuto con la recente presentazione del VI Rapporto sulla Farmacia e i risultati della campagna “Cuore in farmacia”. Questa iniziativa, promossa da Cittadinanzattiva in collaborazione con Federfarma e con il contributo non condizionante di Teva, ha rappresentato una pietra miliare nella prevenzione delle malattie cardiovascolari tra le donne.
La campagna, che si è svolta dal 16 ottobre al 10 novembre 2023, ha coinvolto tre regioni italiane: Lombardia, Marche e Sicilia. In queste regioni, ben 111 farmacie hanno aderito all’iniziativa, rappresentando circa il 25% delle farmacie abilitate ai servizi di telemedicina. Di queste, 91 farmacie hanno offerto sia la valutazione del rischio cardiovascolare che l’elettrocardiogramma (ECG).
I risultati della campagna hanno evidenziato un forte coinvolgimento, soprattutto nella regione Lombardia, dove la campagna ha avuto il suo maggior seguito, con il 51% delle farmacie coinvolte nello screening. In particolare, la provincia di Brescia si è distinta per il maggior numero di donne che hanno beneficiato della campagna, seguita da Palermo.
Complessivamente, quasi duemila donne hanno partecipato alla campagna, con 1510 donne che hanno completato lo screening completo, comprendente la valutazione del rischio cardiovascolare tramite un questionario indicizzato e l’elettrocardiogramma, reso disponibile tramite servizi di telemedicina.
I dati emersi dalla campagna sono stati sorprendenti: su 22 parametri considerati, è emerso che una donna su cinque ha un rischio cardiovascolare alto o molto alto. Inoltre, è stata riscontrata una maggiore prevalenza di anomalie elettrocardiografiche rispetto alla popolazione generale.
È stato anche rilevato che nel 47,5% dei casi l’elettrocardiogramma ha evidenziato una o più alterazioni, tra cui le principali riguardavano la Conduzione IV, il Ritmo e la Ripolarizzazione. Anche tra le donne considerate a basso rischio sono state riscontrate alterazioni inattese, sottolineando l’importanza dello screening precoce e regolare.
Inoltre, tra le donne in terapia antipertensiva, è stato osservato che quasi il 40% presentava valori elevati di pressione arteriosa, evidenziando la necessità di un controllo più rigoroso della pressione e di un miglioramento delle terapie.
Le malattie cardiovascolari sono state identificate come una delle principali minacce per la salute delle donne, precedute solo dal tumore al seno. Questi dati sottolineano l’importanza di promuovere la consapevolezza e l’accesso a servizi di prevenzione cardiovascolare tra le donne, affinché possano prendere misure preventive e gestire efficacemente il loro rischio cardiovascolare.
La campagna “Cuore in farmacia” ha dimostrato il potenziale delle farmacie come punti di accesso per servizi di prevenzione e screening, offrendo un servizio cruciale per la salute delle donne e sottolineando l’importanza della collaborazione tra organizzazioni pubbliche e private nel promuovere la salute cardiovascolare femminile.
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