Lo screening della mammella potrebbe fare un importante passo in avanti. Nell’ultima decade le Intelligenze Artificiali (IA) sono entrate a far parte delle tecnologie in uso per tantissimi lavori.
Anche la medicina gode del supporto di questi incredibili algoritmi in grado di svolgere le più svariate funzioni. Queste tecnologie però non sono ancora in grado di sostituire il lavoro degli specialisti anche se in alcuni ambiti riesce ad eguagliare il giudizio umano.
E’ il caso di un algoritmo utilizzano nella radiologia oncologica per valutare gli screening dei pazienti. Questa scoperta è stata fatta da alcuni ricercatori svedesi del Karolinska Institutet e del Karolinska University Hospital mettendo a confronto tre diversi algoritmi di intelligenza artificiale (IA) pensati per scovare carcinomi della mammella sulla base di immagini mammografiche.
L’indagine pubblicata su JAMA Oncology rappresenta il primo studio indipendente che valuta l’accuratezza di algoritmi differenti. Gli studiosi hanno raccolto le mammografie di 8.805 donne di età compresa tra 40 e 74 anni, tutte sottoposte a screening della mammella tra il 2008 e il 2015. Di queste, 739 avevano ricevuto una diagnosi di cancro della mammella o al momento dell’esame o entro i 12 mesi successivi alla mammografia.
Ebbene, l’intelligenza artificiale è riuscita a diagnosticare la stessa percentuale di donne con cancro di un professionista cosiddetti predittivi non sono tutti uguali, e che quelli migliori sono sì all’altezza del medico.
Lo studio però non è stato di certo ideato per sostituire i radiologi ma per riuscire a capire come la tecnologia possa offrire un concreto aiuto a questi professionisti riducendone al minimo l’errore di interpretazione affiancandolo nel lavoro.