La pandemia del Covid-19 ha influito sull’aumento di sedentarietà della popolazione mondiale. Ne hanno parlato i massimi esperti al X Congresso della European Initiative for Exercise in Medicine (EIEIM) di Padova, organizzato da Exercise is Medicine – EIM®️ Italy, sotto l’egida del Dipartimento di Medicina, in collaborazione con Motore Sanità.
L’esercizio fisico ha avuto una pesante battuta d’arresto a causa della pandemia Covid, e questo ha inevitabilmente aumentato la sedentarietà a livello globale. È un dato emerso durante il X Congresso della European Initiative for Exercise in Medicine (EIEIM) di Padova, organizzato da Exercise is Medicine – EIM®️ Italy, sotto l’egida del Dipartimento di Medicina, in collaborazione con Motore Sanità.
La vicepresidente di EIM, Robyn Stuhr ha presentato un’importante relazione su come la pandemia del Covid abbia influito sull’aumento di sedentarietà della popolazione mondiale concentrandosi sulla “necessità di un’integrazione multidisciplinare per implementare l’esercizio nei sistemi sanitari”. “La possibilità di fare sport è stata ridotta notevolmente a livello statale, con la chiusura di scuole, impianti sportivi, a causa della pandemia Covid. È stato un trend omogeneo in tutto il mondo anche se ci sono state delle differenze da regione a regione, e questo ha avuto un impatto negativo notevole sulla salute a livello globale”.
La vicepresidente Robyn Stuhr ha presentato il concetto di approccio “whole-of-day” per ridurre la sedentarietà e spostare l’ago verso una popolazione più attiva. “Per decenni abbiamo provato a far fare esercizio fisico alle persone, ma sfortunatamente l’approccio non era quello corretto. Oggi ci si sta concentrando per fare cambiare le abitudini sbagliate delle persone, facendo leva sulla loro percezione della sedentarietà: gli individui devono rendersi conto di quanto tempo sono stati seduti perché possano fare del movimento per combattere questa sedentarietà. Bastano davvero delle piccole azioni per rompere questo disequilibrio, per esempio prendere le scale invece che l’ascensore o passeggiare nella stanza in cui si lavora di tanto in tanto. Insomma, dobbiamo trovare delle opportunità durante la giornata per muoverci proprio come troviamo il tempo per fare degli spuntini”.
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