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Stress e cattiva digestione influenzano il microbiota. Indagine sui disturbi intestinali

Oltre la metà degli italiani soffra di disturbi intestinali, con picchi di incidenza tra donne e giovani. Questo quadro è ulteriormente complicato dalla scarsa consapevolezza riguardo al microbiota intestinale, un ecosistema cruciale per il nostro benessere. Nonostante la crescente attenzione verso la salute, emerge che più della metà della popolazione italiana ignora completamente cosa sia il microbiota e come prendersene cura.

Ma cosa provoca i disturbi intestinali, cattiva digestione, flatulenze, colon irritabile, spasmi intestinali? La risposta è complessa e multifattoriale. Le cattive abitudini alimentari e uno stile di vita poco salutare giocano un ruolo, ma emerge anche una significativa mancanza di conoscenza sul tema. Soltanto il 44% degli italiani intervistati è a conoscenza dell’esistenza del microbiota intestinale, e circa il 40% ignora come prendersene cura. Una indagine Opinium per Activia ha coinvolto un campione di duemila italiani adulti e ha rivelato che un italiano su due lamenta disturbi intestinali almeno una volta al mese. Le donne, con il 57% di incidenza, e i giovani tra i 18 e i 34 anni, con il 60%, risultano le categorie più colpite. I principali disturbi identificati includono il gonfiore addominale (41%), la stitichezza (28%) e sintomi legati a stress (27%).

La disinformazione è un fenomeno dilagante. Più di un italiano su cinque (22%) ha riferito di aver appreso informazioni errate riguardo alla salute intestinale. La mancanza di informazioni affidabili e facilmente accessibili contribuisce a perpetuare una cultura della disinformazione, lasciando molte persone all’oscuro di fattori chiave che influenzano il loro benessere intestinale. Un dato significativo è che il 45% degli italiani desidera avere un intestino sano, ma non sa come raggiungere questo obiettivo, considerando che la salute intestinale è collegata non solo alla digestione, ma anche al sistema immunitario e al benessere psicologico.

Per comprendere meglio questa situazione è stato anche lanciato un sondaggio online di 34 domande, denominato “Tracker del microbiota intestinale”. Questo strumento, validato e supportato da esperti, intende aumentare la consapevolezza degli italiani sui fattori che influenzano il microbiota intestinale. Giovanni Barbara, Ordinario di Gastroenterologia all’Università di Bologna, spiega: “Il questionario fornisce una prima valutazione sullo stato del proprio benessere intestinale e invita a intraprendere comportamenti volti a migliorarlo”.

L’iniziativa si propone di far luce su come elementi come alimentazione, sonno, stress e attività fisica interagiscano con la salute dell’intestino. La speranza è che, attraverso una maggiore consapevolezza, le persone possano adottare stili di vita più sani e migliorare così il proprio benessere generale.

Il microbiota intestinale, un ecosistema composto da oltre 100 trilioni di microrganismi, gioca un ruolo fondamentale nella regolazione di numerosi processi biologici. Questi microrganismi non solo aiutano nella digestione, ma influenzano anche il sistema immunitario, la produzione di vitamine e il metabolismo. La salute del microbiota è quindi cruciale per garantire un corretto funzionamento dell’organismo.

Tuttavia, gli eccessi di una alimentazione moderna, spesso ricca di zuccheri raffinati e povera di fibre, può compromettere l’equilibrio di questo ecosistema. La dieta mediterranea, ricca di frutta, verdura, cereali integrali e probiotici, è un ottimo modo per nutrire il microbiota e sostenere la salute intestinale.

La relazione tra stress e salute intestinale è un altro aspetto fondamentale da considerare. Il sistema nervoso e il sistema digestivo sono strettamente interconnessi: situazioni di stress possono alterare la flora intestinale, portando a disturbi come gonfiore, diarrea o stitichezza. In un mondo dove il ritmo della vita è sempre più frenetico, è essenziale adottare tecniche di gestione dello stress, come mindfulness, yoga e attività fisica regolare, per migliorare non solo il benessere mentale ma anche quello intestinale.

L’indagine di Opinium per Activia mette in evidenza un problema di salute pubblica che non può essere ignorato. La salute intestinale è una componente fondamentale del nostro benessere generale, eppure molti italiani sono ancora all’oscuro di come prendersene cura. Attraverso iniziative come il “Tracker del microbiota intestinale”, è possibile aumentare la consapevolezza e fornire strumenti utili per migliorare la salute intestinale.

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