Punti di differenza - J&J MedTech

Contenuti esclusivi

Medicina predittiva, ruolo dei big data e dell’intelligenza artificiale

La Fondazione Heal Italia lancia un programma pilota in...

Genoma Puglia: un modello riconosciuto come standard internazionale d’avanguardia

Il Brasile ha chiesto di collaborare ufficialmente con la...

Il Ddl Semplificazioni: le novità per i certificati di malattia e le ricette ripetibili

Il Ddl Semplificazioni è diventato Legge n. 182 del 2025,...

Un trapianto di cellule staminali ripristina la vista nelle persone con cornee danneggiate

Un trattamento senza precedenti apre nuove prospettive nella cura della cecità corneale

Quattro persone che avevano perso la vista a causa di cornee danneggiate hanno riacquistato parte della loro capacità visiva grazie a un trattamento innovativo con cellule staminali. Questo intervento, descritto in uno studio pubblicato su Nature, è il primo al mondo del suo genere e potrebbe rappresentare una svolta per chi soffre di gravi problemi visivi. I pazienti trattati, due uomini e due donne di età compresa tra 39 e 72 anni, hanno mostrato miglioramenti che sono durati per oltre un anno nella maggior parte dei casi.

Quando le cellule staminali che aiutano a rigenerare la cornea, lo strato esterno trasparente dell’occhio, si esauriscono, la vista peggiora e il tessuto cicatriziale può coprire l’occhio, portando alla cecità. Questa condizione può derivare da traumi, malattie autoimmuni o genetiche e viene chiamata deficienza di cellule staminali limbari (LSCD). Fino a oggi, le cure possibili erano limitate: spesso si ricorre a cellule prelevate dall’altro occhio, una pratica invasiva e con risultati incerti, o al trapianto di cornee da donatori deceduti, che però rischiano di essere rigettate dal sistema immunitario del ricevente.

In questo nuovo trattamento, un team di medici guidato dal dottor Kohji Nishida dell’Università di Osaka ha trovato una soluzione alternativa. Hanno prelevato cellule del sangue di un donatore sano e le hanno riprogrammate per trasformarle in cellule corneali. Queste cellule sono state poi applicate sulla cornea danneggiata dei pazienti, dopo aver rimosso il tessuto cicatriziale. Per favorire la guarigione, i medici hanno aggiunto una lente protettiva sull’occhio.

A due anni dall’intervento, i risultati sono molto promettenti. Nessuno dei pazienti ha avuto effetti collaterali gravi o segni di rigetto delle nuove cellule. Tre di loro hanno mantenuto i miglioramenti visivi, mentre in un paziente i miglioramenti della vista iniziali sono diminuiti leggermente dopo circa un anno. I medici non sono ancora certi di cosa abbia portato esattamente ai risultati positivi: potrebbe essere stato merito delle cellule trapiantate che hanno aiutato la cornea a rigenerarsi, della rimozione del tessuto cicatriziale o del fatto che l’intervento ha stimolato le cellule sane dell’occhio a riprendersi.

I prossimi passi prevedono nuovi studi più ampi per confermare questi risultati. Secondo i ricercatori, questo trattamento potrebbe diventare una nuova speranza per chi soffre di malattie oculari difficili da curare, restituendo la vista e migliorando la qualità della vita di molte persone nel mondo.

Seguici!

Ultimi articoli

Medicina predittiva, ruolo dei big data e dell’intelligenza artificiale

La Fondazione Heal Italia lancia un programma pilota in...

Genoma Puglia: un modello riconosciuto come standard internazionale d’avanguardia

Il Brasile ha chiesto di collaborare ufficialmente con la...

Il Ddl Semplificazioni: le novità per i certificati di malattia e le ricette ripetibili

Il Ddl Semplificazioni è diventato Legge n. 182 del 2025,...

Onfoods, parte il primo master per l’onconutrizione

Nell'ambito di innovativi progetti internazionali per la salute, l’alimentazione...

Newsletter

Registrati e ottieni le nostre rassegne stampa in esclusiva!

spot_img

Da non perdere

Medicina predittiva, ruolo dei big data e dell’intelligenza artificiale

La Fondazione Heal Italia lancia un programma pilota in...

Genoma Puglia: un modello riconosciuto come standard internazionale d’avanguardia

Il Brasile ha chiesto di collaborare ufficialmente con la...

Il Ddl Semplificazioni: le novità per i certificati di malattia e le ricette ripetibili

Il Ddl Semplificazioni è diventato Legge n. 182 del 2025,...

Onfoods, parte il primo master per l’onconutrizione

Nell'ambito di innovativi progetti internazionali per la salute, l’alimentazione...

Contro le malattie respiratorie la vaccinazione viene in aiuto delle persone più fragili

Utilizzare tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione per...
spot_imgspot_img

Medicina predittiva, ruolo dei big data e dell’intelligenza artificiale

La Fondazione Heal Italia lancia un programma pilota in 11 punti e una rete nazionale di centri digitali La medicina sta attraversando una fase di...

Genoma Puglia: un modello riconosciuto come standard internazionale d’avanguardia

Il Brasile ha chiesto di collaborare ufficialmente con la Puglia sullo screening genomico neonatale, il programma Genoma-Puglia."Siamo lieti di offrire la nostra collaborazione e...

Il Ddl Semplificazioni: le novità per i certificati di malattia e le ricette ripetibili

Il Ddl Semplificazioni è diventato Legge n. 182 del 2025, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 3 dicembre scorso dopo l'approvazione definitiva del Parlamento ed entrerà...

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui