Il virus respiratorio sinciziale (RSV) ha rappresentato, negli ultimi anni, una delle principali sfide per la salute infantile. Questo virus è noto per causare infezioni delle vie respiratorie inferiori, che possono portare a complicanze gravi, come bronchiolite e polmonite, soprattutto nei neonati e nei bambini al di sotto di un anno di età. Oggi si è svolta a Roma una conferenza stampa dal titolo “Un’infanzia libera da RSV: un diritto di tutti i bambini” durante la quale sono stati annunciati i risultati della prima campagna di immunizzazione, che si è conclusa a marzo 2023.
La campagna, lanciata due anni fa, ha registrato una lusinghiera adesione da parte delle famiglie. Grazie all’introduzione di un anticorpo monoclonale di nuova generazione, è stato possibile implementare una forma di profilassi per tutti i neonati e i bambini alla loro prima esposizione al virus.
Si è verificato un netto calo delle ospedalizzazioni causate da RSV, un dato che testimonia l’efficacia della strategia adottata. La bronchiolite, che colpisce principalmente i bambini sotto i dodici mesi, è la principale causa di ospedalizzazione in questo gruppo di età.
La conferenza stampa è stata anche l’occasione per presentare un documento composto da cinque raccomandazioni, frutto di un lavoro multidisciplinare condotto da un tavolo di lavoro che ha coinvolto rappresentanti delle Società Scientifiche, delle Associazioni di pazienti, delle Regioni e delle Commissioni Parlamentari competenti in ambito sanitario. Questo approccio cooperativo ha permesso di analizzare l’andamento della campagna di immunizzazione e di formulare strategie per migliorare le future campagne, in particolare quella prevista per il 2025/2026.
Le cinque raccomandazioni mirano a garantire un accesso equo e omogeneo all’immunizzazione per tutti i bambini nel primo anno di vita. La prima prevede l’aggiornamento del calendario della profilassi, affinché gli anticorpi monoclonali siano inclusi nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) in modo da garantire che ogni bambino, indipendentemente dalla regione in cui nasce, abbia accesso alle stesse protezioni.
Inoltre, si propone di assicurare l’immunizzazione per tutti i neonati, sia quelli nati in stagione (ottobre-marzo) che fuori stagione (aprile-settembre). Questo aspetto è cruciale, poiché molti bambini nati al di fuori della stagione epidemica possono comunque essere a rischio di sviluppare complicanze respiratorie.
La terza raccomandazione è quella di diffondere indicazioni chiare univoche per neonatologie, pediatri di libera scelta e dipartimenti di prevenzione. È bene che tutti gli attori coinvolti siano allineati sulle migliori pratiche per affrontare il virus. Al quarto punto figura l’ invito a sensibilizzare le famiglie coinvolgendo le Associazioni di pazienti e utilizzando i dati delle Società Scientifiche per educare i giovani genitori sull’importanza della prevenzione contro l’RSV.
Infine, la quinta raccomandazione sottolinea l’importanza di promuovere il dialogo tra neonatologie, pediatri di libera scelta e dipartimenti di prevenzione all’interno delle Regioni. La collaborazione tra questi enti è essenziale per garantire una risposta coordinata e efficace alle esigenze di salute dei bambini.
Per la cronaca, sono intervenuti alla conferenza stampa: Elena Murelli, Segretario di presidenza al Senato; Massimo Agosti, Presidente SIN, Società italiana di neonatologia; Rino Agostiniani, Presidente SIP; Enrico Di Rosa, Presidente Società Italiana di Igiene (SItI); Antonio D’Avino, Presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP); Chiara Bini, CEIS Tor Vergata; Andrea Marcellusi, Presidente ISPOR Rome Chapter; Chiara Azzari, Professore Universitario presso Azienda Ospedaliera Universitaria Meyer Firenze; Francesca Russo, Conferenza delle Regioni e delle Province autonome; Anna Lisa Mandorino, Segretaria Cittadinanzattiva; Martina Bruscagnin, Presidente Vivere Onlus; Sandra Frateiacci, referente Federasma, Giovanna Bianco, Regione Toscana; Cristina Zappetti, Regione Friuli Venezia Giulia; Maria Grazia Zuccali, Regione Trento; Nehludolf Albano, Regione Puglia; Fulvia Filippini, Country Public Affairs Head, Sanofi.