Verso una diagnostica più personalizzata, più delocalizzata per permettere anche al cittadino, per alcune problematiche come la carenza di vitamina D, di procedere a diagnosi anche autonomamente.
Alla Midsummer School organizzata da Motore Sanità a Tivoli, Technogenetics, una grande Azienda a supporto della diagnostica, raccontata dal Direttore Commerciale Salvatore De Rosa.
L’innovazione ci tocca da vicino, introduce Salvatore De Rosa. Siamo un’azienda storica, con oltre 40 anni di storia, di produzione, di sviluppo di test diagnostici, e in questi ultimi anni abbiamo fatto grandissimi investimenti verso nuove forme di diagnostica, come per la Next Generation Sequencing, i test molecolari, tutti i test che vanno verso una medicina innovativa più legata al paziente, più personalizzata, più delocalizzabile.
Tutti elementi che la Pandemia appena vissuta ci ha fatto riscoprire come valori molto importanti per la diagnostica: prevenzione, delocalizzazione, innovazione … aspetti che portano verso una medicina più utile al paziente e più vicina a chi ne ha bisogno.
In diagnostica, stiamo cercando di sviluppare test rapidi, facilmente delocalizzati e utilizzati, per degli screening significativi come quelli per il papiiloma virus. Stiamo lavorando su un progetto legato al microbioma, altro aspetto che tocca tutta una serie di patologie, gastroenteriche molto importanti; stiamo lavorando sulla possibilità di fare screening anche per quanto riguarda la vitamina D, per identificare deficit, carenze problematiche.
Grande importanza per la diagnostica ha anche tutto l’ambito molecolare. Facciamo parte di un Gruppo multinazionale cinese KHB nel quale è presente la più grande storia di molecolare di tutta la Cina; all’interno di questo gruppo c’è una Company che è la più grande company di strumentazione di reagenti in ambito molecolare.
Stiamo cercando di trasformare queste conoscenze ed esperienze di diagnostica per renderle utili ai mondi occidentali andando a sviluppare nuovi test e nuove diagnostiche. Su una base molto forte e già costruita stiamo cercando, attraverso la nostra ricerca e sviluppo, di affinare per portare test innovativi di diagnostica anche in questo settore.
Stiamo cercando di dare a test diagnostici la valenza che l’utilizzatore finale, che in alcuni casi, può essere anche il paziente che va in farmacia o che va in laboratorio può avere come risposta dalla diagnostica.
Un esempio pratico di questa diagnostica. Abbiamo prodotto e lo stiamo lanciando anche nelle farmacie un test sierologico per il monitoraggio degli anticorpi post vaccino Covid, in modo che una persona possa, con un test facile e in autodiagnosi, si può fare anche a casa propria, verificare se è ancora protetto, se non è più protetto, se deve stare un po’ più attento e fare scelte di vita un po’ più caute.
L’idea è questa: oltre a sviluppare sistemi diagnostici per le grandi automazioni e per i laboratori, riuscire a portare pillole di salute, di opportunità dal punto di vista della diagnostica, anche all’utilizzatore finale. La vitamina D potrebbe essere proprio uno di questi test grazie al quale una persona può verificare la propria carenza e cercare di sopperire attraverso integratori alimentari o altro. Per noi, la diagnostica sono anche i test diagnostici che possono migliorare la qualità della vita.