Seguici!

Seguici!

Contenuti esclusivi

Tre morti in un cantiere a Napoli

Ordine professioni sanitarie Tsrm Pstrp: servono più tecnici della...

Il futuro delle cure oncologiche: innovazione e accesso equo al centro del dibattito a Milano

Alla MidSummer School 2025, Marco Alparone (Regione Lombardia) sottolinea...

La centralità della persona con stomia che ha incontrato il tumore

Presa in carico, formazione ad hoc per rendere la...

Spegne 30 candeline l’Associazione amici bambini cardiopatici dell’ospedale dei piccoli di Torino

Trent’anni fa una mamma di un bimbo ricoverato all’ospedale infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino, per una grave cardiopatia congenita ha fondato l’Associazione Amici Bambini Cardiopatici (AABC). Sono passati trent’anni e ancora oggi questa associazione ha un cuore forte che batte e batte, e risiede proprio all’ospedale dei piccoli di Torino, in piazza Polonia 94.

Trent’anni fa una mamma di un bimbo ricoverato all’ospedale infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino,  per una grave cardiopatia congenita ha fondato l’Associazione Amici Bambini Cardiopatici (AABC). Sono passati trent’anni e ancora oggi questa associazione ha un cuore forte che batte e batte, e risiede proprio all’ospedale dei piccoli di Torino, in piazza Polonia 94.

In questa occasione così speciale voglio lasciare la parola alla presidente dell’Associazione Amici Bambini Cardiopatici, Marina De Nardo, per raccontare in questo spazio cosa fa battere il cuore così forte questa famiglia chiamata Associazione Amici Bambini Cardiopatici, formata da 30 volontari che seguono famiglie in difficoltà fornendo un alloggio (in tutto sono 4) per il tempo necessario che serve per la cura dei piccoli pazienti cardiopatici, sostenendo allo stesso tempo il grande lavoro nel reparto del Regina Margherita.

“Le famiglie che aiutiamo – spiega Marina De Nardo, presidente di AABC dal 2017 -, sono all’incirca un centinaio all’anno, sono famiglie provenienti da lontano, spesso anche da altri continenti. E ad oggi sono tante le famiglie aiutate in tutti questi anni, tantissimi i bambini ai quali le volontarie, sempre presenti in reparto, hanno prestato assistenza, con un entusiasmo e una continuità che si è dovuta arrendere solo alla pandemia da Covid 19”.

Una delle ultime famiglie supportate viene dalla Grecia, da Atene, con un bimbo di 5 mesi trasferito in fin di vita per essere sottoposto ad un trapianto di cuore.

“E’ stato subito messo a disposizione della famiglia uno dei 4 appartamenti che si trovano nelle vicinanze del Regina Margherita e i cui costi vengono completamente coperti dall’AssociazionAmici Bambini Cardiopatici – prosegue la presidente -. Le volontarie si occupano di aiutare queste persone in difficoltà non soltanto economiche ma talvolta anche linguistiche, culturali, che si sommano alla preoccupazione per la salute dei loro figli”.

L’Associazione Amici Bambini Cardiopatici ha anche sostenuto negli anni i reparti di cardiologia e cardiochirurgia pediatrica e delle cardiopatie congenite, al sesto piano dell’ospedale Regina Margherita, diretto rispettivamente dalla dottoressa Gabriella Agnoletti e dal dottor Carlo Pace Napoleone, regalando gli arredi delle camere di degenza, della sala giochi, della sala riunioni, in occasione della recente ristrutturazione del 2017. Solo quest’anno sono due gli ecocardiografi donati dall’Associazione Amici Bambini Cardiopatici al day hospital cardiologico e al reparto.

“Numerose sono le iniziative per finanziare tutti i progetti in corso, tra cui la vendita di alberelli di Natale di cioccolato che addobberanno le tavole torinesi in occasione delle prossime festività. Chi volesse aggiungersi ai sostenitori delll’Associazione Amici Bambini Cardiopatici troverà sulla pagina Facebook dell’Associazione tutte le informazioni necessarie per poterlo fare”.


Sono tantissime le persone che in questi 30 anni hanno partecipato e sostenuto le attività dell’Associazione Amici Bambini Cardiopatici. “Grazie a loro l’Associazione Amici Bambini Cardiopatici ha saputo rappresentare una “seconda famiglia” per i piccoli bimbi degenti e per le loro famiglie, che hanno sempre ricambiato con abbracci e sorrisi tutte le persone che li hanno aiutati! La mia speranza è che l’Associazione Amici Bambini Cardiopatici possa essere sempre così presente per aiutare le persone e le famiglie nei momenti di difficoltà”.

Seguici!

Ultimi articoli

Tre morti in un cantiere a Napoli

Ordine professioni sanitarie Tsrm Pstrp: servono più tecnici della...

Il futuro delle cure oncologiche: innovazione e accesso equo al centro del dibattito a Milano

Alla MidSummer School 2025, Marco Alparone (Regione Lombardia) sottolinea...

La centralità della persona con stomia che ha incontrato il tumore

Presa in carico, formazione ad hoc per rendere la...

Sanità, caldo record: da nord a sud, aziende sanitarie in prima linea

Migliore (Fiaso): “La nostra rilevazione conferma impegno capillare con...

Newsletter

Registrati e ottieni le nostre rassegne stampa in esclusiva!

spot_img

Da non perdere

Tre morti in un cantiere a Napoli

Ordine professioni sanitarie Tsrm Pstrp: servono più tecnici della...

Il futuro delle cure oncologiche: innovazione e accesso equo al centro del dibattito a Milano

Alla MidSummer School 2025, Marco Alparone (Regione Lombardia) sottolinea...

La centralità della persona con stomia che ha incontrato il tumore

Presa in carico, formazione ad hoc per rendere la...

Sanità, caldo record: da nord a sud, aziende sanitarie in prima linea

Migliore (Fiaso): “La nostra rilevazione conferma impegno capillare con...
spot_imgspot_img

Tre morti in un cantiere a Napoli

Ordine professioni sanitarie Tsrm Pstrp: servono più tecnici della prevenzione "E' un inaccettabile bollettino di guerra quello delle morti sul lavoro in Italia, che andrebbe...

Il futuro delle cure oncologiche: innovazione e accesso equo al centro del dibattito a Milano

Alla MidSummer School 2025, Marco Alparone (Regione Lombardia) sottolinea il ruolo strategico della sanità lombarda nell'accesso sostenibile alle terapie innovative. Nel corso della prima giornata...

La centralità della persona con stomia che ha incontrato il tumore

Presa in carico, formazione ad hoc per rendere la persona con stomia che ha incontrato il tumore un paziente preparato e informato e il...

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui