Con le giuste attenzioni, non solo può essere affrontata in maniera serena e positiva, ma può diventare una sorta di “seconda primavera”.
Nella vita di una donna la menopausa è un periodo di transizione piuttosto delicato che, con le giuste attenzioni, non solo può essere affrontata in maniera serena e positiva, ma può diventare una sorta di “seconda primavera”. Del resto le cinquantenni di oggi sono belle, in forma, al culmine della carriera, hanno figli già grandi e spesso vivono un nuovo amore. “Queste donne hanno una vita più piena e attiva, nonché mediamente molto più in forma rispetto alle loro madri”, conferma Alessandra Graziottin, direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell’Ospedale San Raffaele Resnati di Milano.
I sintomi più comuni
Con qualche accortezza in più. “La menopausa segna l’inizio di una rinascita nel momento in cui, sottoponendosi a check up generali, si prende atto delle vulnerabilità a cui magari in passato non si prestava attenzione, come ad esempio lo stile di vita”, continua Graziottin. “Questo significa investire sul futuro. Con le mie pazienti faccio squadra per realizzare un progetto di longevità in grande salute fisica ed emotiva. La collaborazione e l’alleanza tra medico e paziente è fondamentale per costruire la terapia su misura. Come da sempre affermo, per ridare a sé stessa, alla famiglia e alla società una donna piena di energia e di voglia di vivere”.
Ma quali sono i sintomi predittivi dell’entrata in menopausa, che coincide con la fine dell’età fertile in una donna? Scopriamoli insieme:
- irregolarità mestruali, cicli abbondanti o che saltano un mese;
- irritabilità pre-ciclo, vampate in fase mestruale, insonnia, tachicardie notturne, malinconia, amnesie (non ricordi più alcune cose, o improvvisamente non ti vengono in mente le parole, segnale indicatore che il cervello soffre in tutti e quattro i suoi dipartimenti: neurovegetativo, affettivo, cognitivo e motorio);
- dolori articolari la mattina, ti senti tutta arrugginita, sempre più debole, il muscolo perde massa e tono, con “braccia a vela”;
- si allarga il punto vita, la pancia aumenta di volume e si gonfia, con meteorismo e/o stitichezza;
- la sessualità diventa un problema, con secchezza e dolore e la mancanza di desiderio.
Terapia “su misura”
“La terapia varia a seconda del momento della menopausa in cui la donna si rivolge al medico”, continua la Professoressa Graziottin. “Sulla base dell’anamnesi della paziente, si può decidere che tipo di ormoni prescrivere, anche per attenuare i sintomi aggressivi già prima della menopausa. In base alla sintomatologia, la prescrizione potrà basarsi su estrogeni bioidentici uguali a quelli che la donna ha perduto, in una menopausa tutto sommato senza problemi particolari. Potrà esserle prescritto il progesterone naturale, bioidentico a quello prodotto dalla donna. Se sta però perdendo capelli e ha molta ritenzione idrica, si andrà a prendere un progestinico leggermente diuretico, ma anche con valenza di antiandrogeno, che aiuterà a contrastare la caduta dei capelli. Se invece la donna lamenta scarsa energia e perdita di desiderio, sceglieremo un progestinico “androgenico” che potenzi anche i benefici dell’attività fisica sui muscoli che, altrimenti, perdono massa, forza e tono”.
Bene i “cerotti”
“Anche la via di somministrazione è importante”, sottolinea la Professoressa. “In più se la donna soffre di colon irritabile, con diarrea e stipsi, ed è a rischio trombotico, la prima scelta come terapia mirata sarà l’utilizzo del farmaco transdermico, con l’uso di estrogeno bioidentico, applicato tramite gel o cerotto. Se la donna ha in particolare sintomi urogenitali, invece, oppure arriva dal medico quando la terapia ormonale non è più la prima scelta, la potremo aiutare grazie agli estrogeni e testosterone o prasterone – principio attivo sfruttato nelle donne in post-menopausa per il trattamento dell’atrofia vaginale e vulvare che può manifestarsi in questo periodo della vita”.
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