“Nel 2026 il Fondo sanitario sarà di 128 miliardi di euro, mentre la spesa out of pocket, cioè quella che i cittadini pagano di tasca loro, arriverà a 45 miliardi di ‘spesa bianca’. E se a questa cifra aggiungiamo i circa 25 miliardi l’anno destinati a prestazioni socio-assistenziali non erogate da enti pubblici, vediamo come in proporzione questa cifra sia troppo alta.
Una mole di denaro, che rappresenta quasi la metà del Fondo sanitario nazionale, intermediata da un sistema di regole solo nel 4-5%. Per questo penso sia arrivato il momento di agire sulle regole attraverso una riforma della sanità integrativa”. A dirlo il senatore Francesco Zaffini, presidente della Commissione Affari Sociali, Sanità e Lavoro, nel corso della presentazione a Roma del nuovo Osservatorio Nazionale Welfare & Salute (ONWS), nato con l’obiettivo di promuovere ricerca, dibattito e divulgazione sul ruolo del ‘secondo pilastro’ del sistema sanitario, cioè la sanità integrativa, e di favorire un processo condiviso di riforma normativa. “La priorità è semplificare e ottimizzare la struttura del secondo pilastro, in modo che resti tendenzialmente universalistico- ha aggiunto Zaffini- attraverso regole chiare e provando a sbrogliare il groviglio di operatori, che sono troppi, presenti nel settore”.