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La luce artificiale di notte può aumentare il rischio ictus

Lo studio uscito sulla rivista Stroke. Problemi di insonnia per un adulto su 4, secondo gli esperti 12 milioni di italiani riposano poco e male

Secondo una recente ricerca condotta presso l’ospedale pediatrico e università di Zhejiang in Cina e pubblicata sulla rivista Stroke, le persone esposte a luci artificiali molto luminose anche durante la notte potrebbero avere un rischio maggiore di sviluppare condizioni che influenzano il flusso sanguigno al cervello e quindi di avere un ictus.

L’esposizione continua a fonti artificiali di luce di notte può sopprimere la produzione di melatonina, l’ormone che promuove il sonno, e disturbare il ritmo circadiano del corpo. Diversi studi hanno dimostrato che la carenza di sonno si associa al peggioramento della salute cardiovascolare nel tempo, quindi è fondamentale considerare l’impatto che l’inquinamento luminoso può avere sulla salute.

Oltre all’inquinamento luminoso, l’esposizione ad altri fattori ambientali come l’inquinamento atmosferico può ulteriormente aumentare i rischi per la salute del cervello e il rischio di ictus. I ricercatori sottolineano l’importanza di adottare misure per ridurre l’esposizione all’inquinamento luminoso e atmosferico al fine di proteggere la salute pubblica.

Con l’urbanizzazione in aumento e i progressi tecnologici che portano a una maggiore esposizione alla luce artificiale di notte, è essenziale aumentare la consapevolezza sui potenziali rischi per la salute associati a questo fenomeno. Solo adottando misure per ridurre l’esposizione alla luce intensa e artificiale di notte, possiamo lavorare verso la creazione di ambienti più sani e sicuri per tutti.

Il sonno si conferma una componente fondamentale per il benessere psicofisico di ogni individuo, tuttavia per molti italiani dormire bene risulta essere una vera e propria sfida. Secondo i dati forniti dalla Società Italiana di Neurologia, SIN, e dall’Associazione Italiana di Medicina del Sonno, AIMS, sono ben 12 milioni le persone che riposano poco o male, colpite in modi diversi da disturbi del sonno in Italia.

“È importante riconoscere e affrontare i disturbi del sonno in modo tempestivo, poiché un riposo frammentato e disturbato può portare a ricadute negative sulla nostra salute” afferma il professor Alessandro Padovani, presidente della SIN. “Proteine anomale, infiammazione e arteriosclerosi sono solo alcune delle conseguenze che possono derivare da un sonno inadeguato”.

Il professor Giuseppe Plazzi, past president di AIMS, sottolinea l’importanza di considerare lo stretto legame tra sonno e salute. L’utilizzo sbagliato di integratori o farmaci per dormire può avere conseguenze negative a lungo termine. Un approccio corretto prevede innanzitutto modifiche dello stile di vita, come rispettare la regola del 3-2-1-0: ultimo pasto leggero almeno tre ore prima di coricarsi, staccare dal lavoro due ore prima, evitare dispositivi e luci forti un’ora prima, e alzarsi regolarmente la mattina senza troppe concessioni o deroghe a letto.

In caso di persistenza di insonnia, nonostante un corretto stile di vita, è doveroso consultare un medico prima di ricorrere a farmaci fai da te. I farmaci ansiolitici o ipnotici possono essere una soluzione momentanea, ma è necessario seguire un piano specifico e valutarne attentamente l’assunzione e la sospensione.

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