Contenuti esclusivi

I medici: più risorse o pronti allo sciopero

Alla vigilia dei primi incontri del governo sulla legge...

HIV: Un’iniezione semestrale rivoluziona la prevenzione

Uno studio internazionale mostra che il farmaco lenacapavir, somministrato...

Tumore al polmone, un nuovo farmaco per fermarne la crescita

Un gruppo di ricerca internazionale guidato dall’Istituto di tecnologie biomediche del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa (Cnr-Itb), composto anche da studiosi di Stati Uniti e Singapore, ha scoperto come l’Unesbulin, un medicinale per il trattamento dei tumori, possa efficacemente influenzare il microambiente tumorale del polmone, riducendone la crescita. Lo studio è disponibile in open access da oggi su Cancer Research Communications, rivista ufficiale della prestigiosa American Association for Cancer Research.

Il gruppo – guidato da Elena Levantini e con Giorgia Maroni come prima autrice dello studio, entrambe ricercatrici del Cnr-Itb,  ha impiegato l’innovativa metodologia della trascrittomica ad alta risoluzione – cioè il sequenziamento mirato a identificare l’insieme di RNA presente in ogni singola cellula – e tecniche di imaging, per dimostrare come l’Unesbulin sia in grado di interrompere le interazioni tra le cellule tumorali e cellule circostanti quali cellule endoteliali, fibroblasti e cellule immunitarie, essenziali per la crescita del tumore.

“Il farmaco Unesbulin, attualmente in fase di sperimentazione clinica negli Stati Uniti, agisce inibendo BMI1, un oncogene coinvolto nei tumori polmonari”, spiega Elena Levantini (Cnr-Itb), ricercatrice che coordina il Laboratorio di oncologia molecolare dell’Istituto, a Pisa. “Il nostro studio si è focalizzato su modelli animali affetti da tumore al polmone portatore di mutazioni del gene EGFR, che si riscontrano in circa il 10-15% dei pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC), il tipo più comune di cancro al polmone. Tali mutazioni rendono le cellule tumorali più sensibili a una classe di farmaci chiamati inibitori della tirosina chinasi (TKI) dell’EGFR, che bloccano l’attività del recettore mutato. Tuttavia, tali i farmaci non funzionano bene in tutti i pazienti, e molti sviluppano resistenza farmacologica nel tempo, necessitando di identificare nuove terapie farmacologiche”.

CONTINUA A LEGGERE SU SALUTEDOMANI.COM

Seguici!

Ultimi articoli

I medici: più risorse o pronti allo sciopero

Alla vigilia dei primi incontri del governo sulla legge...

HIV: Un’iniezione semestrale rivoluziona la prevenzione

Uno studio internazionale mostra che il farmaco lenacapavir, somministrato...

Newsletter

Registrati e ottieni le nostre rassegne stampa in esclusiva!

spot_img

Da non perdere

I medici: più risorse o pronti allo sciopero

Alla vigilia dei primi incontri del governo sulla legge...

HIV: Un’iniezione semestrale rivoluziona la prevenzione

Uno studio internazionale mostra che il farmaco lenacapavir, somministrato...

 A Dossena un esempio di telemedicina inclusiva esportabile in tutta Italia

Mario Ronchetti (Atena Informatica): “Un servizio fondamentale per le...
spot_imgspot_img

Ragno violino, al Centro Antiveleni del Cardarelli anche 20 chiamate al giorno. Dall’ospedale: “Nessuna psicosi. Evitare di correre subito in Pronto soccorso. L’importante è...

Psicosi ragno violino, tante chiamate inappropriate al pronto soccorso Napoli, 27 agosto 2024 – Il morso in sé non è letale ma il decorso va...

I medici: più risorse o pronti allo sciopero

Alla vigilia dei primi incontri del governo sulla legge finanziaria, il sindacato dei medici della sanità pubblica Anaao Assomed lancia un avvertimento all'esecutivo ROMA-Alla vigilia...

HIV: Un’iniezione semestrale rivoluziona la prevenzione

Uno studio internazionale mostra che il farmaco lenacapavir, somministrato due volte l’anno, ha azzerato i contagi di HIV, offrendo una nuova speranza nella lotta...

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui