Visite ed esami sabato e domenica, sistema di prenotazione unico, maggiore coinvolgimento di specializzandi e medici autonomi. Per Pd è un «provvedimento fuffa», per i sindacati si criminalizzano i medici
Dopo mesi di annunci, questa mattina il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al piano contro le liste d’attesa. La misura è spacchettata in due provvedimenti: un decreto legge per misure che non richiedano risorse aggiuntive e un disegno di legge con interventi più strutturati e per cui bisognerà trovare coperture. Molti i provvedimenti inseriti, tuttavia, resta il nodo delle risorse al punto che il Pd ha parlato di «provvedimento fuffa» e misura «acchiappa voti che nulla cambia nella sostanza delle cose». Scetticismo anche da parte dei sindacati medici: «Volere abbattere le liste d’attesa partendo dal presupposto che i responsabili vadano individuati nei medici e dirigenti sanitari è inaccettabile oltre che falso», hanno detto in una nota Anaao Assomed e Cimo-Fesmed.