Casi di gonorrea raddoppiati rispetto al 2019, +50% per la sifilide, + 25% per la clamidia. L’aumento riguarda soprattutto i giovani, specie le ragazze sotto i 25 anni
Le infezioni a trasmissione sessuale sono in forte crescita in Italia. È l’allarme che arriva dai primi dati dei sistemi di sorveglianza sentinella delle infezioni sessualmente trasmesse (Ist) in Italia, coordinati dal Centro operativo Aids (Coa) dell’Istituto superiore di sanità, presentati in occasione dell’Italian Conference on Aids and Antiviral Research (Icar) tenutosi nei giorni scorsi a Roma.
«I dati del 2022 mostrano un incremento delle infezioni a trasmissione sessuale soprattutto tra i giovani», osserva la direttrice del Coa Barbara Suligoi. «Per la gonorrea sono stati segnalati al sistema sentinella circa 1.200 casi, che rispetto agli 820 del 2021 implicano un aumento del 50%. Per la sifilide, siamo passati da 580 casi del 2021 a 700, con un aumento quindi del 20%. Questa crescita nei numeri – precisa – non è solo un effetto della maggiore socializzazione che si è verificata dopo le fasi più acute della pandemia da Covid-19, in quanto si riscontra anche rispetto al 2019, quando i casi di gonorrea erano stati 610, quindi rispetto ad allora sono aumentati del 100%, mentre quelli di sifilide erano 470, incrementati quindi di oltre il 50%. Anche sulla clamidia il riscontro è analogo: dagli 800 casi del 2019 si è giunti nel 2022 a 993, con un aumento del 25%. L’aspetto più rilevante è il coinvolgimento giovanile – sottolinea Suligoi – in particolare le ragazze under 25: la prevalenza della clamidia tra le giovani di questa fascia d’età è del 7%, mentre sopra i 40 anni è appena l’1%. In tre casi su quattro l’infezione è asintomatica, quindi molte ragazze non se ne accorgono per lungo tempo».
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