Contenuti esclusivi

Colesterolo: la dieta del padre ha un impatto sulla salute delle figlie

Lo studio pubblicato sul  Journal of Clinical Investigation Insight  Un...

Asl Città di Torino: prosegue il reclutamento di personale sanitario per far fronte alla carenza di risorse

Già assunte 39 persone da giugno 2023 L'ASL Città di...

Tumori della mammella e del colon: al Sud più anni di vita persi. La mortalità cala dove si fanno più screening

In Italia, la mortalità per tumore della mammella dal...

Gestione del dolore cronico nel Lazio: sfide e prospettive tra visite specialistiche e regole prescrittive

Intervista ad Alberto Chiriatti, Vice Segretario FIMMG Regione Lazio

Nel Lazio, i cittadini affetti da dolore cronico lieve e moderato sono circa 1,5 milioni, secondo i dati di prevalenza nazionale. Stime recenti indicano una forte inappropriatezza nelle cure farmacologiche e incertezza nei percorsi di cura, una realtà preoccupante che è emersa durante l’evento “Appropriatezza prescrittiva e corretta informazione: fattori chiave nella gestione del dolore cronico – Regione Lazio” organizzato da Motore Sanità, con il contributo incondizionato di Angelini Pharma.Alberto Chiriatti, Vice Segretario FIMMG Regione Lazio, ha dichiarato: “La situazione nella nostra regione rispecchia quella italiana. I dati sul consumo dei farmaci sono abbastanza sotto controllo, ma esistono aree su cui si potrebbe intervenire. Il problema principale è la difficoltà di effettuare visite specialistiche presso centri specifici quando il dolore non può essere gestito direttamente dalla medicina di famiglia. Le liste d’attesa e la scarsità di professionisti in questo campo complicano ulteriormente la situazione. Per quanto riguarda i numeri, i dati nazionali indicano che circa il 10-15% dei nostri pazienti soffre di dolore cronico. Il dolore acuto, invece, ha una sua temporalità definita e dovrebbe risolversi nel tempo. Tuttavia, siamo soddisfatti che i dati sulla spesa sanitaria per il dolore cronico nella nostra regione siano nella media nazionale, il che è rassicurante anche per i decisori politici. L’inappropriatezza delle cure è in parte un problema culturale e in parte legato alle regole prescrittive. Alcuni farmaci sono regolati da note AIFA che ne limitano l’impiego, richiedendo una maggiore accortezza nella prescrizione”.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE: Campania, dopo il Cup unico, a regime nel 2024, arriva il fascicolo sanitario elettronico, Dimagrire con gli ormoni, Il disturbo post-traumatico da stress: come riconoscerlo e curarlo

Seguici!

Ultimi articoli

Colesterolo: la dieta del padre ha un impatto sulla salute delle figlie

Lo studio pubblicato sul  Journal of Clinical Investigation Insight  Un...

Asl Città di Torino: prosegue il reclutamento di personale sanitario per far fronte alla carenza di risorse

Già assunte 39 persone da giugno 2023 L'ASL Città di...

Newsletter

Registrati e ottieni le nostre rassegne stampa in esclusiva!

spot_img

Da non perdere

Colesterolo: la dieta del padre ha un impatto sulla salute delle figlie

Lo studio pubblicato sul  Journal of Clinical Investigation Insight  Un...

Asl Città di Torino: prosegue il reclutamento di personale sanitario per far fronte alla carenza di risorse

Già assunte 39 persone da giugno 2023 L'ASL Città di...

Torna la Summer School di Motore Sanità

Dal 18 al 20 settembre, tre giorni di convegni...
spot_imgspot_img

Colesterolo: la dieta del padre ha un impatto sulla salute delle figlie

Lo studio pubblicato sul  Journal of Clinical Investigation Insight  Un nuovo studio condotto dall'Università della California, Riverside, e pubblicato sul Journal of Clinical Investigation Insight ha rivelato...

Asl Città di Torino: prosegue il reclutamento di personale sanitario per far fronte alla carenza di risorse

Già assunte 39 persone da giugno 2023 L'ASL Città di Torino sta proseguendo con determinazione nelle attività di reclutamento di personale sanitario, in linea con...

Tumori della mammella e del colon: al Sud più anni di vita persi. La mortalità cala dove si fanno più screening

In Italia, la mortalità per tumore della mammella dal 2001 al 2021 si è ridotta del 16%, ma con ritmi diversi nelle diverse aree...

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui