Seguici!

Seguici!

Contenuti esclusivi

Campania, nominati i nuovi direttori generali

Asl e Ospedali della Campania, arrivano i nuovi manager:...

Essere donna e mamma con la stomia

Valentina ha 37 anni e convive con la malattia...

In che misura i Large Language Models possono influenzare le capacità cognitive dell’umano?

Lucio Romano* Gentile direttore,in che misura i Large Language Models...

Ricerca: l’infarto potrebbe ‘venire’ dall’ intestino

Un nuovo filone di ricerca tutta made in Italy ha scoperto un nuovo ‘colpevole’, alla base di infarti e ictus, annidato in un’alterazione del microbiota intestinale.

Si tratta del lipopolisaccaride, presente in alcuni batteri ‘cattivi’; questa sostanza può attraversare la barriera intestinale ed arrivare nel sangue, trasportato dal colesterolo ‘cattivo’ che sfrutta come cavallo di Troia per entrare nelle arterie, dove innesca i processi che portano alla trombosi. Sono già allo studio terapie per contrastare questo nuovo meccanismo di malattia. Ne ha parlato al congresso della Società Italiana di Medicina Interna (SIMI) di Rimini il professor Francesco Violi, presidente onorario della SIMI e professore emerito della ‘Sapienza’ Università di Roma e autore di queste ricerche. L’arteriosclerosi è una malattia multifattoriale, associata a tanti fattori di rischio, i più noti dei quali sono il fumo, il diabete di tipo 2, l’obesità, la sindrome metabolica, l’ipertensione e l’aumento del colesterolo LDL. Un gruppo di ricercatori italiani, diretto dal professor Francesco Violi, ha scoperto un nuovo insidioso meccanismo di malattia, una nuova via di comunicazione diretta che parte dall’intestino e arriva al cuore e alle principali arterie dell’organismo. Su questa ‘autostrada dell’aterosclerosi’ viaggia una sostanza che, dopo aver attraversato la parete dell’intestino, si va a localizzare sulle arterie, dove innescando una serie di meccanismi, può portare alla trombosi, quelle che causa l’infarto, ma anche l’ictus e altre complicanze dell’aterosclerosi. “Il ‘colpevole’ sul quale si è appuntata la nostra attenzione è il lipopolisaccaride (LPS) – spiega il professor Francesco Violi, che terrà una lettura sull’argomento al prossimo congresso della SIMI – Si tratta di un componente (un glicolipide) della parete batterica dei batteri Gram negativi, come l’Escherichia coli.

CONTINUA A LEGGERE SU WWW.SALUTEDOMANI.COM

Seguici!

Ultimi articoli

Campania, nominati i nuovi direttori generali

Asl e Ospedali della Campania, arrivano i nuovi manager:...

Essere donna e mamma con la stomia

Valentina ha 37 anni e convive con la malattia...

In che misura i Large Language Models possono influenzare le capacità cognitive dell’umano?

Lucio Romano* Gentile direttore,in che misura i Large Language Models...

Medicina, sport e prevenzione: alla Camera dei Deputati focus sulla salute attraverso l’attività fisica

Sport, medicina e prevenzione al centro del dibattito istituzionale:...

Newsletter

Registrati e ottieni le nostre rassegne stampa in esclusiva!

spot_img

Da non perdere

Campania, nominati i nuovi direttori generali

Asl e Ospedali della Campania, arrivano i nuovi manager:...

Essere donna e mamma con la stomia

Valentina ha 37 anni e convive con la malattia...

In che misura i Large Language Models possono influenzare le capacità cognitive dell’umano?

Lucio Romano* Gentile direttore,in che misura i Large Language Models...

Medicina, sport e prevenzione: alla Camera dei Deputati focus sulla salute attraverso l’attività fisica

Sport, medicina e prevenzione al centro del dibattito istituzionale:...

Rischio cuore dopo un evento acuto: un paziente su tre fuori dai percorsi di cura

Colesterolo alto, indagine IQVIA presentata a Milano. "Da Quore...
spot_imgspot_img

Campania, nominati i nuovi direttori generali

Asl e Ospedali della Campania, arrivano i nuovi manager: per decisione della giunta regionale sono state effettuate 15 nomine su 17. L’Insediamento dei nuovi...

Essere donna e mamma con la stomia

Valentina ha 37 anni e convive con la malattia di Crohn da quando è bambina. Ha affrontato l’intervento per il confezionamento di una ileostomia...

In che misura i Large Language Models possono influenzare le capacità cognitive dell’umano?

Lucio Romano* Gentile direttore,in che misura i Large Language Models (LLMs) possono influenzare le capacità cognitive dell’umano? Ovvero, possono compromettere lo sviluppo del pensiero critico...

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui