Contenuti esclusivi

Longevità, la sottile linea rossa che unisce genetica, ambiente e stili di vita

Si fa presto a dire longevità: su cosa si...

Malattia di Crohn: poco meno di 5.000 pazienti in Campania ma il dato è sottostimato: in arrivo nuove cure

La malattia di Crohn è una delle principali Malattie...

Autoimmunità e cellule T regolatrici: un nuovo meccanismo di difesa immunitaria

Uno studio sulla tolleranza immunologica rivela come alcune cellule...

Parkinson, nuove prospettive per la diagnosi precoce

Identificata una deregolazione di un amminoacido atipico implicato nella neuropatologia.

Un team di ricercatori interamente italiano, composto da neuroscienziati, biochimici e neurologi del centro di ricerca CEINGE Biotecnologie Avanzate Franco Salvatore, dell’Università Vanvitelli, dell’Università di Pavia e dell’IRCSS Mondino, ha messo in evidenza l’esistenza una nuova traccia neurochimica che correla i livelli sanguigni dell’aminoacido atipico D-serina con la malattia di Parkinson.
In particolare, lo studio ha evidenziato che i pazienti con elevate concentrazioni nel sangue di D-serina hanno un esordio dei sintomi più tardivo rispetto ai pazienti con bassi livelli di D-serina, suggerendo un possibile effetto neuroprotettivo del D-amino acido sull’insorgenza della malattia. Inoltre, i ricercatori hanno trovato livelli di D-serina aumentati in pazienti di sesso femminile, mentre non hanno riscontrato differenze tra maschi affetti e rispettivi casi controllo. Questa scoperta apre nuovi scenari di applicazione della cosiddetta “medicina di genere” nell’ambito della malattia di Parkinson. I ricercatori sono già al lavoro per studiare se le alterazioni del metabolismo della D-serina possono essere legate allo stress ossidativo, anch’esso implicato, come rilevato da precedenti studi, nella patogenesi della malattia di Parkinson.
I risultati della ricerca, condotta da Alessandro Usiello, Direttore del Laboratorio di Neuroscienze Traslazionali del CEINGE e professore di Biochimica Clinica dell’Università Vanvitelli, dalla professoressa Enza Maria Valente, responsabile del Centro di Ricerca in Neurogenetica della Fondazione Mondino di Pavia e dal dottor Alberto Imarisio, neurologo e dottorando presso l’Università di Pavia, sono stati pubblicati sulla nota rivista internazionale di settore Neurobiology of Disease*.
«Si tratta di uno studio preliminare – conclude il professor Usiello – che potremo approfondire su casistiche di pazienti più ampie».
La ricerca è stata supportata dalla Fondazione CARIPLO e dal progetto MNESYS (PE0000006) finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), Piano Nazionale di Recupero e Resilienza (PNR).

Seguici!

Ultimi articoli

Autoimmunità e cellule T regolatrici: un nuovo meccanismo di difesa immunitaria

Uno studio sulla tolleranza immunologica rivela come alcune cellule...

FNOPI, entrato in vigore il Codice Deontologico delle professioni infermieristiche 2025

Il testo è stato reso disponibile al Congresso nazionale...

Newsletter

Registrati e ottieni le nostre rassegne stampa in esclusiva!

spot_img

Da non perdere

Autoimmunità e cellule T regolatrici: un nuovo meccanismo di difesa immunitaria

Uno studio sulla tolleranza immunologica rivela come alcune cellule...

FNOPI, entrato in vigore il Codice Deontologico delle professioni infermieristiche 2025

Il testo è stato reso disponibile al Congresso nazionale...

Summit di chirurgia ortopedica, il 10% delle protesi al ginocchio fallisce. Cause e rimedi

Ogni anno in Italia vengono impiantate quasi centomila protesi...
spot_imgspot_img

Longevità, la sottile linea rossa che unisce genetica, ambiente e stili di vita

Si fa presto a dire longevità: su cosa si basa una vita mediamente più lunga di quella attesa: vale più la genetica o l’ambiente...

Malattia di Crohn: poco meno di 5.000 pazienti in Campania ma il dato è sottostimato: in arrivo nuove cure

La malattia di Crohn è una delle principali Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (MICI); si stima colpisca in Italia circa 100.000 persone, con esordio soprattutto...

Autoimmunità e cellule T regolatrici: un nuovo meccanismo di difesa immunitaria

Uno studio sulla tolleranza immunologica rivela come alcune cellule specializzate proteggano i tessuti sani durante le infezioni Un gruppo di ricercatori dell’Università di Chicago, in...

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui