Contenuti esclusivi

CANCRO, LA SVOLTA DELLE NUOVE CUREA MILANO CI ACCENDONO I FARI SUL FUTURO DELL’ONCOLOGIA MOLECOLARE

Al via a palazzo Lombardia la Midsummer School 2025...

Cancro, la svolta è ora: a Milano si scrive il futuro dell’oncologia con il paziente al centro

Robot, AI e medicina personalizzata al centro del confronto...

Parkinson, nuove prospettive per la diagnosi precoce

Identificata una deregolazione di un amminoacido atipico implicato nella neuropatologia.

Un team di ricercatori interamente italiano, composto da neuroscienziati, biochimici e neurologi del centro di ricerca CEINGE Biotecnologie Avanzate Franco Salvatore, dell’Università Vanvitelli, dell’Università di Pavia e dell’IRCSS Mondino, ha messo in evidenza l’esistenza una nuova traccia neurochimica che correla i livelli sanguigni dell’aminoacido atipico D-serina con la malattia di Parkinson.
In particolare, lo studio ha evidenziato che i pazienti con elevate concentrazioni nel sangue di D-serina hanno un esordio dei sintomi più tardivo rispetto ai pazienti con bassi livelli di D-serina, suggerendo un possibile effetto neuroprotettivo del D-amino acido sull’insorgenza della malattia. Inoltre, i ricercatori hanno trovato livelli di D-serina aumentati in pazienti di sesso femminile, mentre non hanno riscontrato differenze tra maschi affetti e rispettivi casi controllo. Questa scoperta apre nuovi scenari di applicazione della cosiddetta “medicina di genere” nell’ambito della malattia di Parkinson. I ricercatori sono già al lavoro per studiare se le alterazioni del metabolismo della D-serina possono essere legate allo stress ossidativo, anch’esso implicato, come rilevato da precedenti studi, nella patogenesi della malattia di Parkinson.
I risultati della ricerca, condotta da Alessandro Usiello, Direttore del Laboratorio di Neuroscienze Traslazionali del CEINGE e professore di Biochimica Clinica dell’Università Vanvitelli, dalla professoressa Enza Maria Valente, responsabile del Centro di Ricerca in Neurogenetica della Fondazione Mondino di Pavia e dal dottor Alberto Imarisio, neurologo e dottorando presso l’Università di Pavia, sono stati pubblicati sulla nota rivista internazionale di settore Neurobiology of Disease*.
«Si tratta di uno studio preliminare – conclude il professor Usiello – che potremo approfondire su casistiche di pazienti più ampie».
La ricerca è stata supportata dalla Fondazione CARIPLO e dal progetto MNESYS (PE0000006) finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), Piano Nazionale di Recupero e Resilienza (PNR).

Seguici!

Ultimi articoli

Newsletter

Registrati e ottieni le nostre rassegne stampa in esclusiva!

spot_img

Da non perdere

spot_imgspot_img

CANCRO, LA SVOLTA DELLE NUOVE CUREA MILANO CI ACCENDONO I FARI SUL FUTURO DELL’ONCOLOGIA MOLECOLARE

Al via a palazzo Lombardia la Midsummer School 2025 organizzata da Motore Sanità. Tre giorni di approfondimenti su Robot, AI e medicina personalizzata con...

Cancro, la svolta è ora: a Milano si scrive il futuro dell’oncologia con il paziente al centro

Robot, AI e medicina personalizzata al centro del confronto tra esperti, clinici e istituzioni. Ma la vera innovazione è umana: “Serve una cura che...

Malattia oculare tiroidea, Puglia: patologia ancora troppo poco conosciuta e alla ricerca di una gestione ottimale per i pazienti

Sulla base del tasso di prevalenza riportato in letteratura di 8,97 ogni 10,000 abitanti (fonte Perros et al 2017), circa 3.500 pazienti risultano affetti...

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui