Presentata a Milano la nuova campagna “Il plasma non è un’altra donazione”. Positivo il bilancio regionale 2025 della raccolta di sangue e plasma.
Un’alleanza istituzionale solida, risultati concreti e nuove prospettive per garantire sicurezza, autosufficienza e continuità terapeutica: è questo il messaggio che emerge dalla campagna “Il plasma non è un’altra donazione”, promossa da AVIS Regionale Lombardia, AREU-SRC e Regione Lombardia, e presentata questa mattina presso la sala stampa regionale.
Una campagna, questa, che nasce da un percorso condiviso di fiducia, cooperazione e responsabilità e che punta a rafforzare ulteriormente il sistema trasfusionale lombardo, valorizzando in particolare la donazione di plasma come gesto fondamentale per l’autosufficienza sanitaria. Il messaggio è semplice e umano: il plasma non è semplicemente un’altra donazione, ma un gesto che somiglia a chi lo compie. Richiede più tempo, ma è un tempo che fa bene, un tempo che diventa cura e che offre continuità terapeutica alle persone più fragili, contribuendo a ridurre la dipendenza dall’estero e a garantire l’autosufficienza del Paese.
Nel corso della conferenza stampa sono stati presentati i dati di bilancio 2025 della raccolta di sangue e plasma in Lombardia. La regione si conferma motore della raccolta nazionale, con 418.378 unità di sangue prodotte, pari al 17% del totale italiano, e con circa 1 unità su 6 che nasce in Lombardia. La rete trasfusionale regionale ha garantito il fabbisogno locale, con 400.309 unità trasfuse (97%), e ha contribuito alle regioni più fragili, inviando oltre 18.000 unità extra-regione. La raccolta di plasma per frazionamento continua a crescere, con uno scenario 2025 stimato in 163.240 kg, il valore più alto della serie storica, consolidando la Lombardia come pilastro della produzione nazionale di plasma (~18%). La crescita è stata trainata soprattutto dall’aferesi, mentre il plasma da sangue intero è rimasto stabile.
Questi risultati sono il frutto di un lavoro congiunto che negli ultimi anni ha permesso di rafforzare il sistema associativo e di completare il processo di messa in sicurezza delle convenzioni, delle Unità di Raccolta associative, dei flussi informativi e dei rapporti con la rete trasfusionale regionale, consolidando ulteriormente il modello lombardo di sanità pubblica.
Mario Giovanni Melazzini, Direttore Generale Welfare Regione Lombardia ha spiegato: “Ritengo doveroso ringraziare tutte le donatrici e i donatori lombardi, i volontari e gli operatori che ogni giorno rendono possibile la solidità della rete trasfusionale. Dietro ogni donazione c’è una rete complessa che indirizza le risorse dove c’è reale bisogno di salute: la raccolta di plasma rappresenta oggi una risorsa cruciale. La Lombardia, per dimensioni e competenze, è chiamata a svolgere un ruolo di punta, ma dobbiamo continuare a investire, coinvolgere nuove generazioni e sensibilizzare i cittadini. Il successo si fonda sullo spirito condiviso e sulla fiducia tra istituzioni e volontariato: con il gioco di squadra possiamo raggiungere l’obiettivo comune. Proprio per questo, come Regione Lombardia, investiamo 1,8 milioni di euro per progetti di promozione e consolidamento sulla donazione in collaborazione con le associazioni”.
Massimo Lombardo, Direttore Generale di AREU ha spiegato: I risultati che sono stati presentati oggi non sono semplicemente numeri: sono la dimostrazione concreta di ciò che si può fare quando le istituzioni lavorano insieme con un obiettivo comune. Regione Lombardia, AREU, AVIS, l’intera rete trasfusionale e le Associazioni di Volontariato hanno costruito negli anni un modello solido, fatto di coordinamento, competenza e responsabilità condivisa. È un patrimonio pubblico che dobbiamo continuare a proteggere e a far crescere. AREU continuerà a essere vicina a questo sistema e a contribuire fattivamente alla buona riuscita di iniziative che possano sensibilizzare su tematiche così importanti”.
L’impegno di AREU dalle parole di Gabriele Perotti, Direttore Sanitario di AREU: “Negli ultimi anni AREU ha lavorato a stretto contatto con AVIS per accrescere l’attenzione sulla donazione di plasma, un impegno reso possibile grazie alla dedizione quotidiana dei nostri operatori e dei donatori. Siamo consapevoli delle difficoltà che il mondo del volontariato sta attraversando, e proprio per questo vogliamo rafforzare la collaborazione tra le Istituzioni e chi, ogni giorno, scegli di donare dedicando tempo, energie e fiducia per garantire a migliaia di pazienti cure sicure e continuità terapeutica 365 giorni l’anno”. È anche grazie a queste persone speciali, e alla collaborazione con i Simt degli Ospedali coinvolti, che abbiamo potuto attivare “Blood on Board”. Un progetto che oggi ci consente, unica Regione in Italia, ad avere sangue e plasma a bordo di tutti e 5 gli elisoccorso della Lombardia. Un’iniziativa complessa dal punto di vista operativo, ma che ha già prodotto risultati concreti: in soli 6 mesi ‘Bob’ è già stato applicato 65 volte, aumentando la possibilità di sopravvivenza di persone coinvolte da gravi traumatismi. È fondamentale continuare su questa strada per valorizzare ogni donazione e garantire supporto a chi ha bisogno”.
Daniele Prati, Responsabile della Struttura Regionale di Coordinamento (SRC) per le attività trasfusionali in Lombardia ha evidenziato l’operato della Lombardia: “La Lombardia è uno dei principali contributori della raccolta di plasma in Italia e conferma ogni anno un sistema pubblico solido e trasparente. Ma la domanda di plasmaderivati cresce più rapidamente della raccolta, e questo richiede uno sforzo ulteriore: più donazioni, soprattutto di aferesi, e un impegno costante per rendere semplice e accessibile il percorso del donatore. Solo così potremo garantire continuità terapeutica ai pazienti e avvicinarci davvero all’autosufficienza nazionale”.
Queste le parole di Francesco Fiorin, Presidente SIMTI (Società Italiana di Medicina Trasfusionale e Immunoematologia): «Oggi il plasma non può più essere considerato un prodotto di seconda categoria, bensì una risorsa strategica, non solo per il suo uso clinico diretto, ma soprattutto per la produzione di farmaci plasmaderivati. Nel sistema trasfusionale gli attori principali sono le istituzioni, ma non possiamo dimenticare le persone che di questi prodotti hanno bisogno ogni giorno: i pazienti. A loro dobbiamo una vera alleanza strategica. E per farlo è fondamentale continuare a difendere con determinazione il modello italiano della donazione volontaria, anonima, responsabile e non retribuita, un modello che rappresenta un valore etico e un patrimonio da tutelare».
Così è intervenuto Oscar Bianchi, Presidente AVIS Nazionale: “Sono molto felice che regioni come la Lombardia abbiano accolto con entusiasmo l’invito che AVIS Nazionale rivolge da tempo, ovvero perseguire l’autosufficienza nei prodotti plasmaderivati. La Lombardia sta investendo concretamente e cercando di invertire la rotta, incrementando la raccolta di plasma in modo strutturale. Accelerare su questo fronte significa garantire continuità terapeutica ai pazienti, ridurre la dipendenza dall’estero e rafforzare l’autosufficienza del Paese. Questa campagna parla alle persone con un linguaggio semplice e autentico, perché il plasma è un gesto che assomiglia ai donatori: generoso, responsabile, fondamentale”.
Pierangelo Colavito, Presidente AVIS Regionale Lombardia ha concluso: “Quella che raccontiamo oggi è una storia di crescita e di responsabilità condivisa. In questi anni abbiamo rafforzato il sistema associativo e contribuito a rendere ancora più sicuro ed efficiente il sistema sanitario regionale. La raccolta di sangue in Lombardia è stabile, ma oggi dobbiamo compiere un passo in più: investire sulla donazione di plasma. Non è un’altra donazione, è un gesto consapevole che richiede più tempo ma che restituisce enormemente in termini di cura, autosufficienza e solidarietà. Ringrazio tutti i donatori che già praticano la plasmaferesi e chi sceglierà di avvicinarsi a questo gesto fondamentale: insieme possiamo garantire continuità terapeutica e salvare vite”.





