Come ogni anno l’Italia si prepara a partire con la somministrazione dei vaccini antinfluenzali. Però questo non è un anno come tutti gli altri ma è un anno segnato dalla pandemia di SARS-COV-2 che così come ha influito su moltissimi aspetti della vita degli italiani influirà anche sulle campagne vaccinali.
Quest’anno infatti sarà particolarmente importante vaccinarsi, perché i sintomi dell’influenza classica possono confondersi con i sintomi molto simili da coronavirus e questo potrebbe portare ad un sovraffollamento dei nosocomi.
Le Regioni, che hanno il compito di acquistare i vaccini antinfluenzali e poi di somministrarli attraverso le ASL, si sono preparate ad una richiesta maggiore rispetto gli anni precedenti ma sulla materia si è espressa anche l’Aifa.
Infatti, l’Agenzia Italiana del Farmaco quest’anno raccomanda a tutti gli enti regionali di anticipare la conduzione delle campagne di vaccinazione antinfluenzale a partire dall’inizio di ottobre e offrire la vaccinazione ai soggetti eleggibili in qualsiasi momento della stagione influenzale, anche se si presentano in ritardo per la vaccinazione.
Una richiesta fatta in concomitanza con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della determina che autorizza l’aggiornamento della composizione dei vaccini influenzale per la stagione 2020-2021, in accordo con le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e dell’Agenzia Europea dei Medicinali (Ema).
Dopo l’appello dell’AIFA ad anticipare la campagna vaccinale bisognerà però vedere quanti e quali Regioni riusciranno ad anticipare le prime somministrazioni di vaccino già nei primi giorni di ottobre.