Martedì 9 marzo 2021 – L’immunologo americano Anthony Fauci, rivolgendosi a quanti esercitano servizi di pubblica utilità negli Usa, ha dichiarato che tutti quelli che rifiutano il vaccino contro il coronavirus sono parte del problema nella diffusione dei contagi. Mentre chi si vaccina contribuisce alla soluzione.
L’autorevole esperto impegnato nella conduzione della guerra alla pandemia ha precisato che quanti rifiutano l’opportunità di immunizzarsi, e vengono infettati, potrebbero “inavvertitamente trasmettere l’infezione ad altri”, anche in assenza di sintomi.
Le osservazioni arrivano dopo che il Dipartimento della Difesa statunitense il mese scorso ha rivelato che un terzo dei militari in servizio aveva espresso l’intenzione di rinunciare al vaccino contro il coronavirus per “farsi gli anticorpi” in altro modo.
Le autorità sanitarie statunitensi divulgheranno presto le linee guida per i vaccinati contro il Covid-19. Al momento si stima che un terzo degli americani sia stato vaccinato (dall’altra parte dell’oceano sono molto avanti).
Purtroppo c’è chi si sente protetto, dopo la somministrazione del siero, e non prende più precauzioni, mentre le autorità esortano a non abbassare la guardia.
Immunologo Anthony Fauci, come sta precedendo la campagna vaccinale?
“Stiamo andando nella giusta direzione per cui cerchiamo di avere pazienza” ha raccomandato il consulente medico della Casa Bianca. “Ogni giorno che passa – ha aggiunto Fauci alla Cbs – vacciniamo 2 milioni di persone, e più andiamo avanti, più salirà il livello di sicurezza delle comunità”. Si avvicina l’immunità di gregge, ma le restrizioni sono ancora necessarie. “Non è il caso di fare una sorta di avanti e indietro nelle limitazioni, è rischioso e potrebbe portare a una nuova impennata dei contagi” ha precisato l’immunologo Fauci.
Osservando che i 60-70 mila nuovi casi positivi al tempone registrati al giorno “non sono un livello accettabile”, il consigliere speciale del presidente Biden sulla lotta al Covid-19 ha anche sottolineato che ci sarà un balzo in avanti nella disponibilità di vaccini nelle prossime settimane negli Usa.
Come state gestendo le dosi del vaccino?
“Le dosi a nostra disposizione aumenteranno decisamente in aprile e maggio, e saremo in grado di aprire centri per le immunizzazioni nelle comunità, nelle farmacie e in altre sedi”. Intanto è in programma il 17 marzo una audizione alla Camera nel corso della quale sarà fatto il punto della situazione sulla campagna, e sull’efficacia dei vaccini anche nei confronti delle nuove varianti virali.
Fauci, direttore dell’Istituto nazionale di allergie e malattie infettive, testimonierà insieme al direttore dei Centers for Disease Control and Prevention, Rochelle Walensky e a Peter Marks, che guida il centro vaccini della Food and Drug Administration (FDA).
L’udienza arriva in un momento cruciale, poiché è vero che la produzione e la distribuzione di vaccini contro il virus Sars-Cov-2 sta aumentando, ma occorre assicurare di pari passo un’equa distribuzione delle dosi in relazione all’età, alle etnie e alla condizione sociale, per scongiurare disparità di trattamento e sacche di emarginazione che in qualche modo si stanno profilando.
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