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 A Dossena un esempio di telemedicina inclusiva esportabile in tutta Italia

Mario Ronchetti (Atena Informatica): “Un servizio fondamentale per le persone”. Roberto Soj (Motore Sanità): “Un modello per le aree rurali

Monitorare 24 ore su 24 i pazienti attraverso dispositivi tecnologici all’avanguardia, gestendo gli allarmi in caso di emergenze e la trasmissione sicura dei dati alla centrale di telemonitoraggio. E’ un modello di assistenza socio-sanitaria ai pazienti fragili o cronici unico in Italia quello presentato oggi al Comune di Dossena. Il progetto è stato ideato e seguito dalla direzione scientifica di Motore Sanità. A portarlo a terra, connettendo tutte le persone coinvolte con una piattaforma innovativa, Atena Informatica, azienda comasca con oltre 40 anni di esperienza nel settore ICT specializzata nella progettazione e nello sviluppo di soluzioni digitali per il welfare pubblico. 

“La peculiarità e l’importanza di questo progetto – spiega Mario Ronchetti, presidente di Atena Informatica – sta nel fatto che è rivolto alle aree interne dei piccoli Comuni. Arrivando dal mondo del Welfare e delle politiche sociali e lavorando abitualmente con le Amministrazioni locali, aver contribuito a un progetto rivolto direttamente ai cittadini, con piattaforme digitali che metteranno in relazione le persone in condizione di fragilità accorciando le distanze, è particolarmente importante”. Di solito, prosegue Ronchetti  “si realizzano grandi progetti dove c’è tanta massa critica, e le aree interne sovente vengono dimenticate. Poterle connettere, come abbiamo fatto a Dossena, rappresenta un vero e proprio progetto di inclusione sociale”.

Un progetto esportabile in tutta Italia

 Dossena, con la sua collocazione geografica peculiare, si presenta come un contesto ideale per la sperimentazione di questo modello di telemedicina. Il progetto ha l’ambizione di diventare un esempio virtuoso da replicare in altre aree della provincia di Bergamo, di Regione Lombardia, ma anche a livello nazionale nei comuni di area vasta, contribuendo a ridurre il divario tra le zone urbane e quelle rurali in termini di accesso ai servizi sanitari. “Sono migliaia i Comuni delle aree interne in cui si potrebbe applicare questo progetto, con una fascia di popolazione molto importante che potrebbe essere raggiunta da questi servizi. Noi – conclude Ronchetti – siamo pronti”. 

Sulla esportabilità del progetto mette l’accento anche Roberto Soj, della direzione scientifica di Motore Sanità. “La direzione scientifica di Motore Sanità – spiega Soj – ha sviluppato questo importantissimo progetto seguendo tutte le pratiche utili ai fini del finanziamento al Comune di Dossena e all’affidamento attraverso le gare. Essere qui, oggi, a presentarlo alla comunità è motivo di grande soddisfazione e siamo convinti che questo sia un primo, fondamentale, passo nel senso di una innovazione esportabile in tutte le aree rurali d’Italia”.

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