Report Iss su 2,5 milioni di analisi; pochissime irregolarità. Presto un’anagrafe per conoscere l’origine e la qualità della propria acqua del rubinetto
L’acqua potabile nelle case degli italiani è sana e sicura. Nel 99,1% dei casi rispetta i parametri sanitari microbiologici e chimici e nel 98,4% è conforme agli indicatori di qualità che non sono direttamente correlati alla salute, ma che potrebbero per esempio influire su sapore, odore o colore. La conferma arriva dal primo rapporto del neonato Centro Nazionale per la Sicurezza delle Acque (CeNSiA) dell’Istituto Superiore di Sanità presentato oggi. Il rapporto, realizzato sulla base dei dati prodotti dalle Regioni italiane insieme al Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale e coordinato dal Ministero della salute e dall’Istituto Superiore di Sanità, ha esaminato i risultati di oltre 2,5 milioni di analisi chimiche, chimico-fisiche e microbiologiche condotte in 18 Regioni e Province Autonome, corrispondenti a oltre il 90% della popolazione italiana, tra il 2020 e il 2022.