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Addio ad Antonio Tomassini, medico senatore. Una vita dedicata al Servizio Sanitario Nazionale

Scompare a 81 anni una figura storica della politica italiana: quattro legislature al Senato, a lungo alla guida della Commissione Sanità


La sanità italiana perde uno dei suoi protagonisti più longevi e influenti. Antonio Tomassini, medico ginecologo e senatore per quattro legislature, è mancato oggi all’età di 81 anni. La sua carriera politica, intrecciata profondamente con la medicina, ha lasciato un’impronta indelebile nelle politiche sanitarie, grazie a un impegno costante e competente che ha attraversato oltre quindici anni di attività parlamentare. I funerali si terranno giovedì 16 ottobre alle ore 15 presso la Chiesa Sant’Antonio di Padova alla Brunella, Via Padre Samuele Marzorati, a Varese.

In un momento storico in cui il Servizio Sanitario Nazionale affronta sfide strutturali e culturali, la figura di Tomassini rappresenta un esempio di dedizione istituzionale e visione riformista. La sua esperienza ha sempre ispirato il lavoro politico delle commissioni, rendendolo un interlocutore autorevole e rispettato sia tra i colleghi parlamentari che nel mondo scientifico

Eletto per la prima volta al Senato nella XIII legislatura, Tomassini ha subito assunto ruoli di rilievo. Dal 1997 al 2000 ha presieduto la Commissione parlamentare d’inchiesta sul Servizio Sanitario, incarico che ha segnato l’inizio di un percorso istituzionale centrato sulla valutazione e il miglioramento dell’efficienza del sistema sanitario nazionale. Il suo approccio, rigoroso e pragmatico, ha contribuito a far emergere criticità e a proporre soluzioni concrete, in un’epoca in cui il SSN cominciava a confrontarsi con le prime grandi trasformazioni.

Nella successiva XIV legislatura (2001-2006), Tomassini è stato nominato Presidente della dodicesima Commissione permanente Sanità del Senato della Repubblica. Un incarico che ha mantenuto anche dopo il rinnovo delle Presidenze di metà legislatura, segno di una fiducia trasversale e di una continuità politica rara in ambito parlamentare. In quegli anni, il dibattito sulla sanità si è intensificato, e Tomassini ha saputo guidarlo con equilibrio, promuovendo audizioni, studi e proposte legislative che hanno contribuito a rafforzare il ruolo del Senato nella definizione delle politiche sanitarie.

Rieletto nella XV legislatura (2006-2008), è tornato a far parte della Commissione Sanità e ha assunto la presidenza della rinnovata Commissione Parlamentare di Inchiesta sull’Efficacia e l’Efficienza del Servizio Sanitario Nazionale. Questa commissione, che riprendeva il lavoro dell’organo istituito nelle legislature XII e XIII e poi soppresso, ha avuto il compito di analizzare in profondità le performance del SSN, con particolare attenzione alle disuguaglianze territoriali e alla sostenibilità economica. Tomassini ha guidato i lavori con la consueta competenza, cercando di coniugare rigore scientifico e sensibilità politica.

Infine, nella XVI legislatura (2008-2013), ha nuovamente assunto la presidenza della Commissione Sanità del Senato, questa volta per il Popolo della Libertà. In un contesto politico complesso, segnato da riforme e da tensioni sul fronte della spesa pubblica, Tomassini ha continuato a difendere il principio di universalità del sistema sanitario, promuovendo il dialogo tra istituzioni, professionisti e cittadini.

La scomparsa di Antonio Tomassini lascia un vuoto profondo nel mondo della sanità e della politica in Italia. Giulia Gioda, presidente di Motore Sanità, lo definisce “un pilastro del sistema sanitario, una voce sempre attenta ai processi di miglioramento”, era spesso intervenuto ai convegni di Motore Sanità, ed era in programma un suo indirizzo di saluto, nel pomeriggio del 14 ottobre in Senato, nelle sale dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro (evento promosso dall’Intergruppo Prevenzione e Riduzione del Rischio nell’ambito della Giornata Mondiale del Cuore).

“Venticinque anni di amicizia, collaborazione, sostegno. Antonio ha lavorato tutta la vita per migliorare la salute dei cittadini italiani e le prestazioni del sistema sanitario”. Così Rossana Boldi, già senatore, nonché vicepresidente dell’Associazione Parlamentare fondata e presieduta da Tomassini. “Una persona competente, sempre disponibile, sempre pronto ad aiutare chi si trovava in difficoltà. Un carattere aperto, dotato di grandi capacità di mediazione. Per me – aggiunge commossa Rossana Boldi – è come perdere una persona di famiglia, ma al tempo stesso è sicuramente una grande perdita per chiunque in Italia si occupi o si sia occupato di salute e sanità”. Tomassini ha incarnato una visione della salute come bene pubblico, da tutelare con competenza, passione e senso delle istituzioni: un percorso fatto di ascolto, studio e azione, un riferimento per chi oggi si impegna a costruire un sistema sanitario più equo, efficiente e dal volto umano.

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