Un corretto regime alimentare aiuta a mantenere l’equilibrio ormonale e il benessere generale in ogni età.
L’alimentazione gioca un ruolo cruciale nel mantenimento dell’equilibrio ormonale. Gli ormoni regolano numerosi processi vitali: dalla crescita al metabolismo, fino alla gestione dello stress e delle emozioni. Adottare una dieta adeguata in ogni fase della vita aiuta a prevenire squilibri ormonali che possono causare aumento di peso, disturbi del sonno, affaticamento e sbalzi d’umore. Ma come deve cambiare l’alimentazione in base all’età? La dottoressa Alessandra Oca, biologo nutrizionista presso il poliambulatorio Aesthe Medica di Ferrara, ci spiega quali strategie adottare per mantenere il giusto equilibrio ormonale.
L’importanza di grassi e proteine in età fertile
Gli ormoni sono sostanze chimiche prodotte dal corpo, a partire da specifici nutrienti. Tra i principali precursori ormonali troviamo i grassi e le proteine, elementi essenziali che non devono mai mancare nell’alimentazione quotidiana. Gli acidi grassi insaturi e polinsaturi, contenuti in alimenti come l’olio extravergine d’oliva, la frutta secca, l’avocado e i semi oleosi, favoriscono la sintesi di ormoni sessuali e regolano l’infiammazione cellulare. Allo stesso modo, un adeguato apporto proteico contribuisce al mantenimento della massa muscolare e alla produzione di ormoni coinvolti nel metabolismo energetico. Durante l’età fertile, l’organismo produce elevate quantità di ormoni sessuali, fondamentali per la crescita e la regolazione del ciclo mestruale. Tuttavia, molte giovani donne tendono a ridurre l’assunzione di grassi e carboidrati nel tentativo di mantenere la linea, rischiando di compromettere l’equilibrio ormonale. Secondo gli esperti, una dieta normocalorica e bilanciata è essenziale per il benessere ormonale. Il colesterolo, ad esempio, è un componente chiave per la sintesi di estrogeni e progesterone. Fonti alimentari come le uova biologiche e i latticini di qualità forniscono il colesterolo necessario, senza effetti negativi sulla salute cardiovascolare. Anche i carboidrati complessi, come quelli presenti nei cereali integrali, devono essere inclusi nella dieta per garantire un adeguato equilibrio glicemico e prevenire alterazioni del ciclo ovarico.
Più frutta e verdura in premenopausa e menopausa
Con l’avanzare dell’età, la produzione di ormoni sessuali diminuisce, mentre aumentano i processi infiammatori e ossidativi che accelerano l’invecchiamento cellulare. Dai 40 ai 50 anni, la riduzione degli estrogeni e del DHEA (ormone anti-aging) può causare aumento di peso, depressione e perdita di tonicità cutanea.
Numerose ricerche dimostrano che una restrizione calorica moderata, associata a una dieta ricca di antiossidanti, può migliorare la qualità della vita e rallentare il processo di invecchiamento. Gli esperti consigliano di aumentare il consumo di frutta e verdura, ricche di vitamine e sali minerali che ottimizzano gli scambi cellulari e supportano la funzione ormonale. Gli omega-3, presenti nel pesce e nella frutta secca, svolgono un ruolo protettivo contro l’infiammazione e favoriscono la salute cardiovascolare. Al contrario, un eccesso di zuccheri e carboidrati raffinati può peggiorare la resistenza insulinica, favorendo l’accumulo di grasso addominale e aumentando il rischio di malattie metaboliche.
L’importanza dell’attività fisica (anche) nella terza età
Con l’invecchiamento, il corpo tende a perdere massa muscolare a causa di un fenomeno noto come sarcopenia. Per contrastare questo processo, è fondamentale adottare una dieta ricca di proteine di alta qualità e praticare regolarmente attività fisica. Le proteine nobili, presenti in alimenti come carne bianca, pesce e uova, forniscono gli amminoacidi essenziali per il mantenimento della massa muscolare. Inoltre, il pesce è una fonte importante di iodio, un minerale essenziale per il corretto funzionamento della tiroide e per la regolazione del metabolismo. Un altro aspetto fondamentale è l’idratazione: con l’avanzare dell’età, la percezione della sete tende a ridursi, aumentando il rischio di disidratazione. Bere acqua in quantità adeguate e consumare alimenti ricchi di liquidi, come frutta e verdura, aiuta a mantenere l’equilibrio idrico e a favorire la funzione renale.