Sono oltre 834mila le donne che in Italia hanno o hanno avuto un tumore al seno e il numero è in costante crescita perché ogni anno si ammalano oltre 54 mila donne.
Per rendere più accessibile l’offerta di prestazioni e servizi e superare le differenze Nord-Sud Europa Donna Italia si è appellata alle istituzioni e ha presentato il Manifesto di Europa Donna Parlamento.
Europa Donna Italia promuove iniziative con l’obiettivo di difendere, anche a livello legislativo, le pazienti. A tale proposito è stato presentato di recente in una conferenza stampa, alla Camera dei Deputati, il Manifesto di Europa Donna Parlamento, iniziativa promossa da Europa Donna Italia, il movimento che tutela i diritti delle donne alla prevenzione e alla cura del tumore al seno.
Il documento è nato per tutelare i diritti delle donne con tumore al seno, ridurre la sua incidenza e migliorare diagnosi e cura. Il documento vede l’adesione di 19 parlamentari di diversi schieramenti politici. L’iniziativa è promossa da Europa Donna Italia, il movimento che tutela i diritti delle donne alla prevenzione e alla cura del tumore al seno. Nato nel luglio del 2000 su iniziativa del professor Umberto Veronesi, il Manifesto di Europa Donna Parlamento ha l’obiettivo di facilitare il dialogo tra le istituzioni e le pazienti, attraverso l’ascolto delle esigenze e l’impegno a tradurle in norme favorevoli. Nel corso degli anni ha raggiunto importanti risultati e ora l’alleanza rinasce con nuovi obiettivi e strategie.
Potenziare la qualità delle cure per il tumore al seno e perfezionare il funzionamento delle Breast Unit, superando le forti divisioni regionali, favorire campagne di prevenzione, sia primaria sia secondaria, migliorare la gestione delle pazienti con i carcinomi più difficili da trattare: quelli ad alto rischio e i casi metastatici. Nello specifico i principali punti di intervento sui quali si intende lavorare insieme sono qualità della diagnosi, della cura e dell’assistenza nei Centri di senologia multidisciplinari (Breast Unit), introdotti in Italia con l’Intesa Stato Regioni 185/CSR del 18 dicembre 2014, qualità ancora disomogenea – e a volte carente – sul territorio nazionale; qualità dell’anticipazione diagnostica, attraverso i programmi di screening che ancora oggi non hanno del tutto recuperato i ritardi accumulatisi nei mesi di lockdown dovuti alla pandemia da Covid-19; diffusione di percorsi di sorveglianza e cura gratuiti dedicati alle donne ad alto rischio per predisposizione genetica al tumore e ai loro familiari; implementazione di percorsi dedicati alle pazienti con tumore al seno metastatico.
Abbiamo parlato di tumore al seno in una puntata di Personal Doctor. Clicca qui per visualizzare la puntata