Uno studio sui topi svela il meccanismo con cui la pressione alta danneggia il cervello. Tutto dipende dall’iperattivazione delle cellule immunitarie cerebrali. Bloccandola si riduce il rischio di sviluppare demenza
L’ipertensione cronica favorisce il declino cognitivo inducendo una risposta anomala in alcune cellule immunitarie del cervello. È quanto suggerisce uno studio pubblicato su Nature Neuroscience che potrebbe aprire la strada a nuovi trattamenti per contrastare gli effetti negativi della pressione alta sulle funzioni cerebrali. Un gruppo di scienziati del Feil Family Brain and Mind Research Institute di New York ha individuato per la prima volta il meccanismo con cui l’ipertensione danneggia il cervello utilizzando un modello di topi ad hoc. Gli animali affetti da una forma di ipertensione simile a quella umana mostravano un aumento anomalo nel liquido cerebrospinale e nel cervello dei livelli di interleuchina-17 (IL-17), una sostanza chimica normalmente rilasciata nel corpo per attivare il sistema immunitario.