Ricercatori sudcoreani scoprono che l’infezione da Covid aumenta significativamente i casi di sordità e ipoacusia neurosensoriale, suggerendo la necessità di screening e follow-up mirati
Fin dall’inizio della pandemia, la perdita del gusto e dell’olfatto è stata uno dei sintomi più distintivi del Covid-19. Ora, un nuovo studio rivela che l’infezione da Covid-19 aumenta significativamente anche il rischio di perdita dell’udito e ipoacusia neurosensoriale (SSNHL) nei giovani adulti. Il team di ricercatori sudcoreani ha analizzato i dati di 6,7 milioni di persone tra i 20 e i 39 anni senza problemi di udito, raccolti da gennaio 2020 a dicembre 2022. Di questi, il 72% aveva contratto il Covid-19 e il 93,1% aveva completato il ciclo primario di vaccinazioni.
Aumento dei Casi di Sordità
“I report clinici recenti hanno documentato una perdita dell’udito improvvisa in giovani adulti, senza precedenti, dopo l’infezione da Covid-19, suggerendo che questi disturbi stiano emergendo come un nuovo problema di salute pubblica in seguito alla pandemia,” scrivono i ricercatori nello studio pubblicato su eClinicalMedicine del gruppo Lancet. Dal loro lavoro è emerso che i problemi di udito sono tre volte più frequenti dopo il Covid-19.
Durante il periodo di studio, si sono verificati 38.269 casi di sordità e 5.908 casi di ipoacusia neurosensoriale, una condizione dovuta a danni al nervo acustico che riduce la percezione di alcune frequenze e distorce i suoni. In entrambi i casi, il rischio era significativamente più elevato nel gruppo che aveva contratto il virus Sars-CoV-2.
Impatti sulla Qualità della Vita
“La sordità nei giovani può avere un impatto significativo sulla qualità della vita, sul rendimento scolastico e professionale e sulle relazioni sociali,” avvertono i ricercatori. L’aumento della sordità post-Covid-19 potrebbe quindi avere conseguenze a lungo termine sulla vita di molti giovani adulti.
Fattori di Rischio Specifici
Un’ulteriore analisi dettagliata ha rivelato che il rischio di perdita dell’udito correlata al Covid-19 è particolarmente elevato nei giovani adulti con diabete e anomalie nei livelli di colesterolo. Questi fattori di rischio sembrano amplificare gli effetti negativi del virus sull’udito.
Raccomandazioni per gli Operatori Sanitari
I ricercatori sottolineano l’importanza di una maggiore consapevolezza tra gli operatori sanitari riguardo all’aumento del rischio di problemi uditivi nei giovani adulti affetti da Covid-19. Essi raccomandano uno screening adeguato e un follow-up attento per identificare e gestire tempestivamente questi problemi. Inoltre, considerano necessari ulteriori studi con dati audiologici oggettivi e un periodo di follow-up più lungo per approfondire i meccanismi biologici alla base degli effetti del virus Sars-CoV-2 sull’udito.
Il nuovo studio sudcoreano evidenzia un allarmante collegamento tra l’infezione da Covid-19 e un aumento dei casi di sordità e ipoacusia neurosensoriale nei giovani adulti. Questi risultati suggeriscono la necessità di un’attenzione particolare e di interventi mirati per prevenire e gestire i problemi uditivi in questa fascia di età, contribuendo a migliorare la qualità della vita post-pandemia.
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