Il diabete è una delle patologie croniche più diffuse tra bambini e adolescenti, con un impatto significativo sulla vita quotidiana. La gestione della malattia richiede un’attenzione costante: monitorare i livelli di glicemia, controllare l’assunzione di insulina, bilanciare l’alimentazione e l’attività fisica. Tutto questo genera un carico mentale pesante, soprattutto per i più giovani e per le loro famiglie. Negli ultimi anni, però, la tecnologia ha aperto nuove strade, semplificando la gestione della terapia in modo meno stressante. I microinfusori di insulina e i sensori di monitoraggio continuo della glicemia stanno rivoluzionando la vita dei giovani e degli adulti, permettendo di controllare meglio i livelli di zucchero nel sangue e prevenire complicanze a lungo termine.
Secondo i dati Isped Card, presentati nel corso di un evento promosso da Medtronic a Roma, l’utilizzo di questi dispositivi è in costante crescita. Il campione di tennis Alexander Zverev, da anni testimonial di iniziative sulla consapevolezza del diabete, ha sottolineato l’importanza della tecnologia in questo campo. I numeri ci dicono che in Italia, solo il 20% delle persone con diabete utilizza microinfusori per somministrazione di insulina, una percentuale ancora distante dagli standard internazionali (65% in Germania, 43% negli Stati Uniti). Tuttavia, tra i pazienti più giovani la situazione è decisamente migliore. Oltre il 95% dei bambini e ragazzi con diabete di tipo 1 utilizza un sensore di monitoraggio continuo della glicemia, mentre il 40% è in terapia con microinfusore di insulina. Un miglioramento netto rispetto al 2019, segno che la consapevolezza sulle nuove tecnologie sta crescendo.
Per chi convive con il diabete, poter monitorare costantemente i livelli di zucchero nel sangue significa evitare episodi di ipoglicemia, riducendo la paura e l’ansia quotidiana. Come spiega il pediatra Marco Marigliano, dell’Università di Verona, l’utilizzo di questi dispositivi aiuta a ridurre il peso psicologico della malattia: “La gestione del diabete può essere traumatica, soprattutto per i bambini. La tecnologia permette di avere un controllo maggiore e di vivere con più serenità la patologia endocrina più comune in età pediatrica. La gestione quotidiana del diabete richiede attenzione costante a glicemia, insulina, alimentazione e attività fisica, sottraendo tempo prezioso e influenzando profondamente la vita quotidiana. La diagnosi durante l’adolescenza è un evento traumatico che genera emozioni forti. Aiutare i giovani a dominare queste emozioni è essenziale per il loro benessere psicologico. L’uso di tecnologie, come i sensori glicemici e i microinfusori di insulina, ha svolto un ruolo fondamentale nell’alleviare lo stress e l’ansia, in particolare per la paura dell’ipoglicemia, comune nei pazienti e nelle loro famiglie”.
Uno degli aspetti fondamentali delle nuove tecnologie è la possibilità di gestire il diabete in sicurezza, evitando spiacevoli complicanze quali l’ipoglicemia notturna. L’adozione dei sensori e dei microinfusori consente di avere un controllo preciso con meno ansie. La gestione del diabete non riguarda solo numeri e parametri, ma anche il vissuto di chi lo affronta ogni giorno. Un esempio concreto arriva dalla famiglia di Davide, un ragazzo con diabete di tipo 1. I suoi genitori raccontano: “All’inizio avevamo paura di sbagliare qualcosa, poi abbiamo capito. La tecnologia guidata ci ha restituito momenti sereni”. Davide ha 14 anni e racconta come si destreggia con il monitoraggio: “Prima vivevo con il pensiero costante di controllare la glicemia, di misurare ogni dose di insulina manualmente. Ora posso concentrarmi sulle cose che mi piacciono, senza pensieri”.
Alexander Zverev, numero due del tennis mondiale:
“Vincere il diabete, non dovrà mai fermare i nostri sogni”
Numero due del tennis mondiale, Alexander Zverev, è molto più di un campione. Nato ad Amburgo nel 1997, Zverev ha affrontato fin dall’età di quattro anni una sfida che avrebbe potuto ostacolare il suo percorso: il diabete di tipo 1. Eppure, il suo spirito combattivo e la determinazione di non rinunciare ai sogni lo hanno portato a raggiungere traguardi importanti nel tennis internazionale, ispirando migliaia di persone in tutto il mondo. Durante l’evento romano ‘Ridurre il peso del diabete attraverso la tecnologia’, organizzato da Medtronic, Zverev ha condiviso la sua esperienza personale e il messaggio di speranza che desidera trasmettere a chi si trova ad affrontare questa condizione. “Avere una vita normale per chi ha il diabete è possibile. E diventare atleti lo è altrettanto”, ha affermato il tennista, sottolineando l’importanza di sensibilizzare genitori e bambini sull’assenza di limiti imposti dalla malattia. “Non ho mai lasciato che il diabete mi fermasse. Se riuscirò a ispirare altri a inseguire i propri sogni e a realizzare tutto ciò di cui sono capaci, avrò fatto una piccola grande differenza”.