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Formazione e management sanitario

La Federico II fa scuola con medici e operatori sanitari dell’ospedale Evangelico Betania
il contributo scientifico del Dipartimento di Sanità Pubblica della Federico II per migliorare i processi di diagnosi e cura e ottimizzare le degenze ospedaliere.
Gli strumenti tecnologici e di valutazione per il raggiungimento degli obiettivi strategici di un’azienda ospedaliera, il Piano nazionale esiti (Pne), gli obiettivi di buone pratiche fissati dal Ministero della Salute, le esperienze scientifiche a supporto del Decision-Making, i Lea e il Nuovo sistema di garanzia (Nsg). E poi l’Area materno infantile con la proporzione di parti con taglio cesareo primario, dei parti vaginali e la gestione delle urgenze ma anche l’infarto del miocardio e gli indicatori di buone pratiche (la mortalità a 30 giorni), lo scompenso cardiaco congestizio e relativa mortalità, l’insufficienza renale cronica, la Bpco e le sue riacutizzazioni, la chirurgia addominale, gli interventi conservativi per tumore della mammella, i tumori del colon, i traumi e la chirurgia ortopedica, le fratture del femore e la protesi dell’anca. E infine, partendo dagli strumenti organizzativi per gli obiettivi strategici di un’azienda ospedaliera il tragitto tracciato per giungere all’evoluzione del concetto di qualità in Sanità e il focus sugli indicatori delle varie aree mediche e chirurgiche. Sono questi solo alcuni dei temi del Corso di formazione dedicato all’Innovazione ed efficienza dei Servizi sanitari svolto dal Dipartimento di Sanità pubblica dell’Università Federico II in convenzione con l’Ospedale Evangelico Villa Betania.
Trenta partecipanti tra medici, dirigenti sanitari e amministrativi, cinque aree tematiche coinvolte (Area Materno-infantile, Medicina d’urgenza, Area chirurgica, Direzione sanitaria e Direzione strategica), 16 giornate di formazione in un fitto calendario che è partito alla fine dello scorso febbraio e si snoda fino alla fine del prossimo ottobre e mira ad elevare le performance cliniche ed amministrative di una struttura ospedaliera come Betania già inserita da anni nelle principali reti tempo dipendenti nell’ambito dell’emergenza e urgenza regionale e che esprime sul territorio dell’area metropolitana di Napoli indiscusse eccellenze nel campo della Ginecologia e materno infantile, della chirurgia e della clinica medica.
“Un corso che mira ad adeguare e migliorare gli strumenti tecnologici, organizzativi e di valutazione per il raggiungimento degli obiettivi strategici del nostro ospedale – avverte Vincenzo Bottino (direttore generale dell’ospedale evangelico Betania nonché presidente nazionale dell’associazione chirurghi ospedalieri italiani Acoi) – una gestione efficiente delle risorse ospedaliere influisce direttamente sulla salute dei pazienti, sulla spesa pubblica e sulla sostenibilità complessiva dell’assistenza sanitaria. I ricoveri ospedalieri prolungati aumentano il rischio di complicazioni, mettono a dura prova le risorse mediche e aumentano i costi, mentre le dimissioni premature possono compromettere il recupero del paziente”.
Responsabile scientifico del progetto formativo è Giovanni Improta docente Associato di Bioingegneria presso il Dipartimento di Sanità Pubblica della Federico II: “La ricerca scientifica nell’ambito della sanità pubblica è ad oggi sempre più rilevante visto gli elevati livelli di qualità dei servizi sanitari richiesti a fronte delle limitate risorse di cui il Servizio sanitario nazionale dispone” sottolinea quest’ultimo che nel corso è coadiuvato da Arianna Scala. Una sessione del corso è affidata a Maria Triassi in qualità di esperta in Management Sanitario, docente di Igiene e Medicina preventiva nonché Presidente nazionale della Società italiana di Sanità Pubblica e digitale (SISPeD) impegnata nel promuovere e migliorare le attività relative a tutte le discipline afferenti al Servizio sanitario nazionale e alla Sanità pubblica. Sia Improta che Triassi figurano al top nel 2% dei ricercatori più citati al mondo secondo lo Stanford Elsevier ranking), autori che hanno contribuito maggiormente all’ avanzamento della ricerca nel campo dello studio e ottimizzazione della degenza ospedaliera (Length of Stay) e delle infezioni correlate all’assistenza (Healthcare Associated Infections) attraverso strumenti di apprendimento automatico (Machine learning) considerati tra i leader a livello interrnazionale nella produzione scientifica in questo campo per le elevate citazioni corrispondenti al Topic così categorizzato da Scopus: Lenght of Stay; Healthcare Associated Infections; Machine Learning.
I due autori hanno infatti dimostrato come strategie manageriali volte alla ottimizzazione dei processi (come il Lean e il Six Sigma) nonché approcci ingegneristici, di analisi dati sanitari e di intelligenza artificiale possano rivoluzionare l’efficienza sanitaria. Le loro metodologie innovative li hanno posizionati tra gli studiosi più quotati nel settore.
“Sfruttando l’analisi dei dati e l’intelligenza artificiale – aggiunge Importa – abbiamo sviluppato modelli predittivi in grado di identificare i fattori chiave che influenzano la durata della degenza ospedaliera, tali modelli, infatti, analizzano i dati demografici dei pazienti, le condizioni cliniche, i protocolli di trattamento e l’efficienza operativa per prevedere la durata della degenza ospedaliera”. La conoscenza che i modelli permettono di maturare – aggiunge Triassi – contribuisce a migliorare il decision-making sanitario consentendo ai fornitori di servizi sanitari di prendere decisioni informate, allocare le risorse in modo efficace e migliorare il flusso dei pazienti, migliorando in definitiva l’assistenza e riducendo i costi”.
L’integrazione dei modelli predittivi con i principi del Lean Six Sigma è un altro dei focus che punta non solo a far progredire la conoscenza accademica, ma anche a generare ricadute e impatto nel mondo reale, impegnandosi ad implementare strategie basate sull’evidenza per una migliore gestione dei pazienti, come dimostrano i numerosi progetti di ricerca e innovazione che vedono coinvolti sia Triassi che Improta.
“La ricerca e il management applicati al governo della Sanità pubblica – sottolinea Triassi – hanno la possibilità di plasmare il futuro dell’assistenza sanitaria, dimostrando il grande potenziale che hanno le realtà sanitarie che operano sui territori nell’ottimizzazione dei processi ospedalieri e nel miglioramento dell’assistenza ai pazienti”. “In quest’ottica – conclude Improta – abbiamo stipulato una convenzione con l’Ospedale Evangelico Betania per formare le Direzioni con un Corso dedicatyo all’Innovazione ed efficienza dei servizi sanitari”.

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