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Gambe gonfie: il rischio persiste oltre l’estate 

Studio dell’Associazione Flebologica Italiana rivela soluzioni per contrastare il gonfiore alle gambe durante tutto l’anno

Il caldo estivo non è più l’unico responsabile del fastidioso gonfiore alle gambe. Per circa 20 milioni di italiani affetti da insufficienza venosa, il rischio è sempre presente, anche durante le altre stagioni dell’anno. Questo problema, che riguarda principalmente le donne, ma coinvolge anche il 15% degli uomini, è stato al centro di recenti studi condotti dall’Associazione Flebologica Italiana (AFI).

Secondo Alessandro Frullini, presidente onorario dell’AFI, l’insufficienza venosa degli arti inferiori è una patologia cronica spesso sottovalutata, che richiede attenzione e cura. Il caldo estivo può intensificare i sintomi, portando all’accumulo anomalo di liquidi nei tessuti e alla dilatazione dei vasi sanguigni, rendendo difficile il ritorno del sangue al cuore.

Edoardo Cervi, responsabile scientifico dell’AFI, ha condotto uno studio che dimostra come un mix di bromelina e vitamina C liposomiale, associato a un movimento regolare e a una dieta equilibrata, possa ridurre in modo significativo l’edema legato al calore. Questo trattamento, pubblicato sull’International Journal of Angiology and Vascular Surgery, ha dimostrato di essere efficace con una sola somministrazione al giorno.

L’insufficienza venosa colpisce circa il 30% delle donne e il 15% degli uomini, ma l’incidenza aumenta con l’età, specialmente nelle donne dopo i 50 anni. Fattori di rischio includono l’obesità, il fumo, la sedentarietà e la presenza di patologie posturali.

Per contrastare il gonfiore alle gambe, gli esperti consigliano di ridurre il consumo di sale, mantenere una buona idratazione, sollevare i piedi prima di dormire, indossare calze a compressione, rimanere attivi con esercizi come camminare o andare in bicicletta, e fare pediluvi freddi.

In conclusione, è fondamentale prestare attenzione alla salute delle gambe e adottare stili di vita sani per prevenire e gestire l’insufficienza venosa, che può rappresentare una sfida tutto l’anno.

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